Stasera, poesia di Ungaretti: significato e commento
La lirica in esame si intitola Stasera ed è una delle più famose di Giuseppe Ungaretti. Qui il poeta fissa uno stato d’animo, una sua sensazione. Sulla scia di Mattina, anche questo frammento lirico, scritto durante la sua esperienza di soldato della Prima guerra mondiale, descrive un momento della vita del poeta in maniera unica e irripetibile.
Approfondimento
Stasera: il testo
L’autore
Giuseppe Ungaretti nacque ad Alessandria d’Egitto nel 1888, da genitori italiani, precisamente originari della provincia di Lucca. Il padre, operaio impiegato nella costruzione del canale di Suez, morì quando l’autore aveva solo due anni.
Grazie alla madre, riuscì a frequentare alcune delle scuole più esclusive di Alessandria d’Egitto.
Nel 1912 si trasferì a Parigi, dove entrò in contatto con tutte le nuove correnti culturali del tempo.
Tornò in Italia solo nel 1914 e si arruolò come volontario nel corso della Prima guerra mondiale, combattendo sul fronte del Carso.
Questa esperienza lo cambiò profondamente: la vita di trincea fu molto dura e lo spinse alla riflessione sulla brevità della vita umana e sul valore della fratellanza tra gli uomini, oltre che alla scrittura di poesie.
Finita la guerra, Ungaretti visse tra Parigi e Roma, dove lavorò al Ministero degli Esteri.
Nel 1936 si trasferì a San Paolo in Brasile come docente di Letteratura italiana all’Università. Purtroppo qui fu colpito da un grave lutto: la morte del figlio Antonietto, a soli 9 anni. Rientrò in Italia nel 1942 dove insegnò Letteratura contemporanea all’Università di Roma.
Morì a Milano nel 1970.
Le sue raccolte più famose sono:
- Il porto sepolto (1916);
- Allegria di naufragi (1919);
- L’Allegria (1931);
- Sentimento del tempo (1933);
- Il dolore (1947).
Ungaretti è considerato l’iniziatore dell’Ermetismo, movimento letterario che prevede uno stile complesso e parole essenziali che rimandano all’interiorità dell’autore.
Spiegazione e analisi della poesia
La lirica in esame appartiene alla raccolta Allegria di naufragi e reca l’indicazione del luogo e della data in cui è stata composta:
Versa, 22 maggio 1916.
Fa parte di quelle poesie che Giuseppe Ungaretti compose mentre si trovava sul campo di battaglia, nelle trincee.
Lo stile è scarno ed essenziale: con poche parole l’autore evoca un momento passato, un sentimento, uno stato d’animo.
I temi ricorrenti sono la brevità della vita (la più famosa è la poesia Soldati), le sensazioni (Mattina) e le sue emozioni, il tutto in uno stile ermetico, utilizzando la parola asciutta ed essenziale.
Nella poesia Stasera, Ungaretti fissa il suo stato d’animo: egli vorrebbe una balaustra di brezza, un vento leggero per appoggiare la sua malinconia.
I versi sono molto semplici ma allo stesso tempo espressivi, caratterizzati dal rifiuto della metrica e della punteggiatura tradizionale.
La parola diventa essenziale, il metro è costituito da versi liberi.
Il titolo è fondamentale perché serve a collocare il momento che sta descrivendo da un punto di vista temporale, soffermandosi proprio sul presente che sta vivendo. Ci sono alcune allitterazioni (balaustra–brezza e mia–malinconia) e due enjambement (versi 1-2 e 2-3).
Il poeta desidera trovare un conforto (la balaustra) al suo dolore (quello che sta provando durante la guerra) e viene in suo aiuto la brezza leggera che gli regala qualche attimo di conforto, di fronte a tutto questo male.