Il rosso e il nero, di Stendhal: riassunto e analisi

Uno dei romanzi più toccanti dello scrittore francese Marie-Henri Beyle, noto come Stendhal, è “Il rosso e il nero”. Il suo titolo originale è “Le Rouge et le Noir” e presenta due sottotitoli: Chronicle du XIX siècle e Chronique de 1830. Pubblicato nel 1830, questo romanzo è considerato il secondo capolavoro dell’autore dopo Armance del 1826.

Il rosso e il nero - riassunto
Il rosso e il nero, Stendhal

Analisi

L’autore prende spunto per la trama da un fatto di cronaca realmente accaduto in quel periodo. Ispirandosi alla Gazette des Tribunaux, che trattava della macabra vicenda di un giovane che uccide l’ex amante, Stendhal decide di far rivivere la medesima vicenda nel suo romanzo. Il figlio di un maniscalco viene giudicato, e probabilmente sarà condannato a morte, per aver assassinato l’amante, moglie di un notaio di provincia. Si tratta di un romanzo realistico che mette in luce la società reazionaria post-napoleonica, mettendo in evidenza le ambizioni, il cinismo e l’ipocrisia che caratterizzano continuamente e quotidianamente i rapporti umani.

Il “rosso” viene identificato dall’autore come il colore della passione e del sangue, al quale si contrappone il “nero” che simboleggia il colore della morte e del dolore. Il nero è anche il colore delle tonache del seminarista Julien Sorel della Restaurazione, protagonista principale della vicenda, mentre il rosso si nota sulle divise dei militari di quel tempo, oltre che essere il colore della Rivoluzione francese.

Il lettore si identifica con le vicissitudini del protagonista principale, che è costretto ad essere ciò che non è e che vive in un contesto societario che non gli permette di corrispondere e realizzare i propri sogni. L’autore mette a nudo tutto il mondo intero, tanto che l’opera risulta essere una sorta di romanzo psicologico. Il lettore si identifica con i pensieri del protagonista principale Julien Sorel, ma vive anche le vicende dei personaggi secondari come il Signor Renal, il sindaco di Verrières, Mathilde de la Mole, figlia del marchese protettore di Julien, Louise de Renal, moglie del primo datore di lavoro di Julien, analizzandone le varie azioni e situazioni vissute.

Non mancarono certamente le critiche rivolte a Stendhal, che venne ignorato dai suoi contemporanei ma che viene spesso considerato l’iniziatore del romanzo in senso moderno.Il Rosso e il Nero è sicuramente il più celebre romanzo dello scrittore, intriso di passione e ambizione. Il protagonista sfida se stesso e la società che lo circonda. I suoi amori travolgenti e la sua arida sete di dominio mettono a nudo alcune pieghe dell’animo umano troppo crude per essere sempre mostrate. In sintesi Stendhal mette in evidenza la sconfitta dell’individuo attraverso la società. L’opera dell’autore si discosta dalla corrente romantica e si ispira alla cronaca e alla corrente più naturalistica di quel periodo.

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Riassunto

Il libro narra le vicende di Julien Sorel, figlio di un proprietario di una segheria che nasce in un paesino della provincia francese, Verriès. Il giovane si cimenta nello studio delle lettere latine e della teologia sotto la tutela del curato Chèlan presso la parrocchia di Verrieres. Il giovane è ambizioso, spinto dagli ideali della rivoluzione e dal mito napoleonico. Vuole farsi assolutamente strada in una società che considera mediocre, ossia quella della Restaurazione. Dato che in quel periodo non era possibile far carriera nell’esercito, (il Rosso) opta per avviarsi alla carriera ecclesiastica (il Nero). Dapprima diventa precettore presso il sindaco del paese, Monsier Renal.

Pur di raggiungere i suoi scopi, seduce la moglie del sindaco, Madame de Renal, ma molto presto si invaghisce della donna. La situazione precipita quando il sindaco riceve una lettera anonima che lo informa dello stato dei fatti e delle continue infedeltà della moglie e così le voci di paese aumentano a dismisura sul loro conto. Julien è quindi costretto ad entrare in seminario e parte alla volta di Besancon, dove stringe amicizie influenti sempre con uno scopo ben preciso. Viene presto assunto come segretario del marchese De La Mole e seduce la figlia Mathilde, che si innamora così di Julien. Anche l’uomo alla fine si innamora di lei, ma continua a perseguire i suoi ambiziosi obiettivi.

Mathilde aspetta un figlio da Julien e convince suo padre ad acconsentire alle loro nozze. Julien, a questo punto, ottiene un titolo nobiliare ed una rendita, ma a rompere tutti gli equilibri ormai creati ci pensa Madame de Renal che in una lettera informa il marchese che Julien è solo un arrivista senza scrupoli. La lettera è stata dettata dal curato di Verrieres ma resta comunque credibile agli occhi del marchese De La Mole che smaschera Julien.

Il rosso e il nero: finale

A questo punto, il protagonista medita la sua vendetta. Ritorna a Verrieres e ferisce con un colpo di pistola Madame de Renal colpevole di aver mandato all’aria i suoi sogni e i suoi progetti ambiziosi. Viene però arrestato e condannato a morte alla ghigliottina, nonostante cerchino di salvarlo Mathilde e Madame de Renal, che lo perdona per il gesto insulso perpetrato nei suoi confronti. Julien viene giustiziato ed a Mathilde non resta che seppellire la sua testa in una grotta, ma prima la bacia emulando la storia eroica del suo avo Bonifazio De La Mole e della sua amante. Invece la bella Madame de Renal si spegne pochi giorni dopo in preda alla disperazione ed ai sensi di colpa per aver creato ed esser stata causa del tragico accaduto.

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Stefano Moraschini

Stefano Moraschini lavora sul web dal 1999. Ha fondato Biografieonline.it nel 2003. Legge e scrive su, per, in, tra e fra molti siti, soprattutto i suoi, tra cui questo. Quando non legge e non scrive, nuota, pedala e corre. È degustatore professionale e giudice internazionale di birre. Copywriter e storyteller, aiuta le persone a posizionarsi sul web raccontando la loro storia. Puoi metterti in contatto con lui su Instagram, LinkedIn, Twitter, Facebook.

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