Robert Koch e la scoperta della Tubercolosi

La tubercolosi è un’infezione batterica potenzialmente grave e contagiosa. Nonostante i progressi compiuti dalla medicina, questa malattia è una delle più temute al mondo e provoca ancora molte vittime, soprattutto in Africa e nel continente asiatico.

La data dell’annuncio

Risale al 24 marzo 1882 la data in cui il biologo tedesco Robert Koch annunciò la scoperta del batterio responsabile della Tubercolosi, il mycobacterium tubercolosis, TBC.

Robert Koch scoprì il batterio della Tubercolosi
Robert Koch

Biografia di Robert Koch

Nato nel 1843 in un piccolo paese della Germania, Robert Koch fin da piccolo si appassiona alla natura e in particolare agli animali. Figlio di un minatore, Robert trascorre un’infanzia tranquilla, mostrando fin da subito una propensione per lo studio.

Dopo aver completato la scuola, si iscrive all’Università di Gottingen, per studiare Medicina. Anche qui Robert dimostra di essere uno studente modello, e comincia ad interessarsi di “Microbiologia” con la guida esperta del Professor Henle. Da lui Koch apprende che le malattie infettive possono essere provocate da organismi viventi, appunto i batteri, e impara ad utilizzare il microscopio. Dopo aver conseguito la laurea, Robert si trasferisce a Berlino per studiare Chimica e in seguito compie un tirocinio presso l’Ospedale Generale di Amburgo.

Koch comincia ad esercitare la sua attività di medico privatamente dopo il 1866, ma ben presto si rende conto di essere impotente contro le malattie epidemiche, che in quel periodo mietono tantissime vittime, e decide di mettersi a studiare i germi responsabili di tali patologie.

I primi studi

I suoi primi studi si concentrano sul bacillo di carbonchio, poiché trovandosi nel Wollenstein, assiste ad una epidemia che stermina centinaia di bovini. Nel suo piccolo laboratorio, Robert Koch compie diversi esperimenti per dimostrare che il bacillo di carbonchio provoca la malattia che contagia i bovini, e che tali bacilli sono in grado di riprodursi anche senza il contatto diretto con l’animale.

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Inoltre Koch riesce a dimostrare che i bacilli possono sopravvivere anche in condizioni avverse, producendo delle spore che poi, in seguito, ne produrranno altri nuovi. Per gli ambienti scientifici la scoperta di Koch è davvero una rivelazione, visto che il medico tedesco non ha un laboratorio attrezzato a questo tipo di esperimenti.

Grazie alle sue intuizioni, altri studiosi e ricercatori possono approfondire la materia.

La scoperta della malattia e oltre

Robert Koch viene soprattutto ricordato per la scoperta del batterio responsabile della Tubercolosi (detto anche “bacillo di Koch”). Ma Robert Koch non si ferma qui. Egli individua anche la sostanza che agisce come rimedio della malattia, la c.d. “tubercolina”. A seguito di tale scoperta, nel 1891 viene aperto il Robert Koch Institute.

Nel 1884 si dedica allo studio del vibrione del colera, altra malattia all’epoca altrettanto contagiosa e mortale. Le scoperte del medico tedesco nel campo epidemiologico gli aprono la strada per il riconoscimento ufficiale, che avviene nel 1905, con la consegna del Premio Nobel per la medicina.

Robert Koch compie anche alcune missioni in Sudafrica e in Rhodesia per svolgere esperimenti su alcune malattie che colpiscono i bovini, e lavora parecchio anche sulla malaria, aggiungendo su questa patologia nuove e preziose informazioni.

Ammalatosi agli inizi del 1810, Robert Koch muore il 27 Maggio 1910 per un attacco cardiaco. La medicina ufficiale oggi riconosce validi i Postulati di Koch, pubblicati dal medico nel 1883, e che intendono dimostrare che un determinato microrganismo è responsabile di una specifica malattia.

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Cristiana Lenoci

Cristiana Lenoci è laureata in Giurisprudenza e specializzata nel campo della mediazione civile. La sua grande passione è la scrittura. Ha maturato una discreta esperienza sul web e collabora per diversi siti. Ha anche frequentato un Master biennale in Giornalismo presso l'Università di Bari e l'Ordine dei Giornalisti di Puglia.

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