Storia della pizza: napoletana e Margherita le più celebri nel mondo
Approfondimento
Una passione planetaria
Siamo tutti appassionati della pizza. Simbolo dell’italianità, con pomodoro, mozzarella e basilico simboleggia anche i colori della bandiera italiana. Gli italiani sono famosi all’estero proprio per due cose: la pasta e la pizza. Esportata in tutto il mondo, ormai la si trova ovunque perfino nel remoto sud est asiatico.
La storia della pizza ci porta in una città in particolare: se proprio la volete assaggiare come comanda la tradizione, allora si deve andare a Napoli. Lì tra i vicoli siete sicuri di assaporare il gusto originale della vera pizza che si scioglie in bocca, piegata in quattro, con pomodoro, poca mozzarella e basilico, la vera pizza detta a libretto.
Le origini
Quale siano le vere origini della pizza non è dato saperlo. Certamente essa nacque come focaccia al forno già all’epoca degli antichi greci e romani, semplicemente miscelando gli ingredienti base che sono acqua, farina e un pizzico di sale. Veniva poi cotta al forno ad alta temperatura e servita molto calda. Faceva parte del classico cibo venduto per strada dai venditori ambulanti, che in cambio di pochi denari vendevano questa semplicità appetitosa.
Piano piano la ricetta della nostra focaccia inizia a diventare più ricca: essa non diventa solo cibo per strada servito alla povera gente ma anche alle mense dei gran signori che non si accontentano solo di questo condimento. Essa veniva arricchita con pezzetti di formaggio, in genere provolone piccante o caciocavallo e ingrediente immancabile un po’ di strutto sciolto per migliorare il sapore. Si trattava comunque di un cibo molto semplice ma già all’epoca molto gustoso e richiesto.
La storia della pizza
La storia della pizza inizia ad evolvere con la scoperta dell’America e la diffusione del pomodoro in Italia. Da allora esso diventa ingrediente fondamentale per tantissime ricette, in primis quello della pasta condita appunto con il sugo. Si evolve anche la ricetta della pizza vera e propria: acqua, farina, lievito ( di birra o naturale, detto anche criscito) e sale. D’obbligo è poi la cottura in un forno a legna per assicurare una morbidezza migliore.
Allora a qualcuno venne un’idea per rendere la pizza ancora più appetitosa: perché non sperimentare anche il pomodoro sulla focaccia? Nacque così la marinara, la pizza più antica condita con pomodoro, origano e aglio.
La Margherita
Esiste poi la vera storia della pizza Margherita che non possiamo tralasciare: Raffaele Esposito, il pizzaiolo dell’Ottocento napoletano più famoso, viene incaricato di far assaggiare alla Regina Margherita in visita a Napoli nel 1889 con suo marito il re Umberto I, proprio la pizza napoletana.
La leggenda racconta che egli, volendo fare bella figura, preparò tre tipi di condimenti : la classica focaccia con strutto, formaggio e basilico; la marinara con origano, aglio e pomodoro; e l’ultima variante con la mozzarella, il basilico fresco e il pomodoro per simboleggiare i colori della bandiera italiana, allora stato nascente. Essa fu appunto chiamata pizza Margherita in onore della Regina che dimostrò gradirla parecchio.
La pizza Margherita è ormai un’istituzione, è rintracciabile in tutte le pizzerie possiamo dire del mondo ma ormai negli ultimi anni la fantasia dei maestri pizzaioli si è davvero scatenata. Basti pensare all’amatissima pizza con wrustel e patatine tanto amata dai giovani, alla pizza dolce con crema di nocciole, a quella col crocchè e la mozzarella che sta conquistando sempre più palati.
Un prodotto tutelato
Ricordiamo che la pizza è diventata dal 4 febbraio 2010 Specialità tradizionale garantita dall’Unione Europea. Se siete di passaggio per Napoli vi consigliamo alcune famose pizzerie: l’antica pizzeria sita presso Port’Alba, la Pizzeria Michele presso il Rettifilo, la Pizzeria Sorbillo nei pressi del Decumano maggiore e l’Antica Pizzeria dell’Angelo, famosa per il caratteristico cornicione ripieno di ricotta. Non resta che augurarvi buon appetito!
aspetto molto invitante
non ci sono parole….