Vitamina B12: proprietà benefiche, funzioni e fabbisogno

La vitamina B12 è indispensabile per la salute dell’organismo, e siccome il nostro corpo non è in grado di sintetizzarla direttamente, è necessario che venga assunta attraverso gli alimenti che mangiamo.

B12

Scoperta da un team di scienziati americani il 22 giugno 1948, la B12 fa parte del complesso delle “vitamine B”, e in natura viene prodotta da alghe, batteri e funghi. E’ formata da alcune sostanze come la l’idrossicobalamina e la cianocobalamina, e viene chiamata anche “cobalamina” a causa della presenza, al suo interno, di un atomo di cobalto centrale.

Si tratta di una vitamina idrosolubile, e per essere assorbita dal corpo deve essere riconosciuta da una sostanza emessa dalle pareti dello stomaco, denominata “fattore intrinseco”.  Per essere nella normalità, i valori della vitamina B12 presenti nel sangue e riscontrabili dalle analisi dovrebbero essere pari a 200-900 mcg/ 100 ml.

Le funzioni della vitamina B12

Il ruolo principale di questa vitamina consiste nel regolare la sintesi del DNA e dell’emoglobina, favorendo la crescita dei globuli rossi all’interno del midollo osseo. Un’altra importante funzione della B12 è di trasformare l’omocisteina (un composto formato da zolfo) in metionina, eliminandone così ogni traccia di tossicità.

L’omocisteina, inoltre, deve essere mantenuta entro determinati parametri, per evitare che nel tempo insorgano problemi cardiovascolari, a causa del deposito di colesterolo nelle arterie. La vitamina B12 interviene anche nel processo di metabolismo del sistema nervoso centrale, contribuendo alla formazione di piccoli manici di mielina, che hanno la funzione di proteggere i nervi del sistema nervoso.

Fabbisogno di B12

Poiché la vitamina B12 è indispensabile per l’assorbimento di emoglobina, una sua carenza, abbinata a quella di acido folico, può provocare l’anemia perniciosa, una grave patologia che consiste nella riduzione del numero di globuli rossi all’interno del midollo osseo.

La carenza di B12 e l’insorgere di questa forma di anemia possono manifestarsi con alcuni sintomi, quali la pressione sanguigna bassa, debolezza e spossatezza generale, diminuzione dei riflessi, pallore. Altri sintomi più specifici possono essere: spasmi, difficoltà nel camminare e nel parlare, debolezza concentrata negli arti inferiori.

Cibi e vitamina B12
I cibi e la Vitamina B12

Tra le cause che provocano una carenza di vitamina B12 vi sono: la celiachia, che può sfociare in anemia macrocitica; una dieta vegetariana che elimina del tutto i cibi di origine animale; un non corretto funzionamento del “fattore intrinseco” che comporta il mancato assorbimento a livello gastrico. Se la carenza di vitamina B12, protratta nel tempo, può causare problemi di salute, al contrario un eccesso di quantità in un organismo sano non comporta alcuna conseguenza.

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Gli unici soggetti che dovrebbero stare attenti a non esagerare con la quantità di vitamina B12 sono i malati di nefropatia diabetica. Un adulto dovrebbe assumere 2 mg di B12 al giorno. Il fabbisogno aumenta durante il periodo della gravidanza e l’allattamento. Il dosaggio va adattato alle diverse esigenze personali. La vitamina B12 comunque non contiene calorie, quindi non c’è il rischio che faccia ingrassare.

In quali alimenti si trova la vitamina B12

Per soddisfare il fabbisogno giornaliero di vitamina B12 dovremmo assumere soprattutto alimenti di origine animale. Vediamo nel dettaglio quali. I latticini, le uova, il latte contengono vitamina B12, così come i crostacei ed il pesce. La vitamina B12 è presente soprattutto nella carne rossa, ma anche in quella bianca come il pollo. Chi adotta un regime alimentare vegetariano deve essere attento a coprire il fabbisogno di vitamina B12 ricorrendo agli integratori.

Tra i vegetali che contengono questo tipo di vitamina vi sono le noci, i fagioli, i semi di girasole. Erroneamente si ritiene invece che la vitamina B12 sia compresa nel lievito di birra, nelle mandorle e nella frutta.

A cosa serve

Gli effetti positivi della vitamina B12 sull’organismo sono molteplici. Chi possiede valori alti di questa vitamina va incontro a minori problemi di memoria con l’avanzare dell’età. E’ stato rilevato che i pazienti affetti da demenza senile hanno bassi livelli di B12. Rispettando il giusto fabbisogno giornaliero di tale vitamina i nervi del sistema nervoso centrale vengono protetti dal rischio di degenerazione.

Per mantenere la chioma forte e sana la vitamina B-12 è indispensabile, poiché rigenera le cellule del bulbo pilifero e del cuoio capelluto. La carenza di questa vitamina influisce sulla crescita delle unghie, che appaiono fragili, secche e con linee biancastre. La pelle in generale risente della presenza o meno della vitamina B-12, se manca è facile che insorgano dermatiti ed altri problemi.

L’assunzione di tale vitamina è efficace nel trattamento della dermatite seborroica e nella cura dell’herpes. La B12 rende più forte il sistema immunitario potenziando i globuli bianchi che sono utili nel distruggere batteri, virus e cellule tumorali. E’ stata dimostrata la sua efficacia anche in caso di artrite (della quale attutisce i sintomi), salute degli occhi, depressione, sviluppo dei muscoli, salute del fegato.

A chi serve

Quando la dieta quotidiana non riesce ad assicurare il fabbisogno di questa vitamina, è consigliabile ricorrere ad integratori specifici. In particolare, la B12 va assicurata in caso di: gravidanza e allattamento, depressione, disturbi alimentari come celiachia ed anoressia.

Non vi sono effetti collaterali legati all’assunzione di vitamina B12, ma è comunque sconsigliato il sovradosaggio perché potrebbe aumentare la tossicità presente nell’organismo.

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Cristiana Lenoci

Cristiana Lenoci è laureata in Giurisprudenza e specializzata nel campo della mediazione civile. La sua grande passione è la scrittura. Ha maturato una discreta esperienza sul web e collabora per diversi siti. Ha anche frequentato un Master biennale in Giornalismo presso l'Università di Bari e l'Ordine dei Giornalisti di Puglia.

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Penso che sia importante una dieta bilanciata con l'aggiunta di buoni integratori ricchi di nutrienti e vitamine; quando poi avanzando l'età si comincia ad accusare le varie patologie osteo-articolari con infiammazione dei nervi viciniori penso utilissima cosa insistere con un integratore ricco di vit.b12. Glauco Roni

Ciao Sabrina. Lavoravo presso i veterinari delle ASL per software di anagrafe bovina. Frequentavo gli allevamenti e i metodi di allevamento, ma anche profilassi ed alimentazione animale. Ed ovviamente dovevo conoscere tutte le normative zootecniche.
Posso confermarti che l'animale da allevamento vive troppo poco e quel poco lo passa imbottito di antibiotici che gli impediscono di formare la flora batterica per produrre vitamina B12. Quindi questa va addizionata nei mangimi. Ma che non essendoci oggi leggi che ne regolamentano la quantità il carnivoro/onnivoro non sa di preciso se sta assumendo la giusta quantità.
La ULSS20 di Verona nella figura del Dr. Pinelli e anche la Dr.ssa Luciana Baroni della Società Scientifica Vegetariana comunicano nelle loro pubblicazioni gravi carenze di B12 proprio in carnivori e onnivori perché non è più presente in quantità sufficiente questa vitamina in carne, latte e derivati.

Nei primi anni, bambini nutriti come i vegetariani, quali rischi corrono ???

potete specificare che la vitamina B12, essendo prodotta da alghe, batteri e funghi, è presente nella carne e nei derivati animali solo in quanto gli animali sono nutriti con mangimi addizionati? e che quindi in ultima analisi non occorre mangiare né carne né derivati animali, ma si può in caso di necessità carenziale o per mantenimento, assumere direttamente un integratore? Altrimenti fate passare che una alimentazione vegetariana/vegan sia sbagliata per l'essere umano facendo in questo modo disinformazione