Concorso di poesia intitolato a Maria Virginia Fabroni: sui sentieri dell’esilio di Dante, edizione 2021 (Tredozio)

I poeti e la Romagna

Non è solo la poesia ad unire Dante Alighieri e Maria Virgina Fabroni. Vi sono anche i luoghi, le colline ed i monti Appennini che dividono, anzi che uniscono la Romagna alla Toscana. Il concorso nazionale di poesia organizzato dal comune di Tredozio (FC) rende omaggio come ogni anno alla sua illustre concittadina Maria Virginia Fabroni; l’edizione 2021, la quinta, celebra nel contempo i 700 anni dalla morte di Dante. Il tema del concorso sono proprio i luoghi e i percorsi del suo esilio.

Il concorso di poesia

Fino alla fine di marzo 2021 si avrà tempo per inviare le proprie poesie, in modo gratuito. E’ un’occasione di confronto e di prova, ricca di valore.

La poesia vincitrice verrà riprodotta su un muro del comune di Tredozio.

Come partecipare

V Edizione Concorso Di Poesia “Maria Virginia Fabroni”

Tema: “Sui sentieri dell’esilio dantesco”

Tutte le info per partecipare nel regolamento di seguito:

L’edizione precedente

L’organizzazione del comune di Tredozio ha dimostrato grande impegno e passione negli anni: il concorso è cresciuto moltissimo e nell’edizione 2020 ha superato brillantemente anche l’ostacolo della pandemia. Nell’edizione precedente infatti la giuria ha selezionato i vincitori da remoto, durante la primavera passata in lockdown. Il comune di Tredozio, grazie allo straordinario impegno del vicesindaco Lorenzo Bosi, ha avuto poi la possibilità in estate di organizzare e riunire la giuria e i premiati. Sono stati consegnati gli attestati ai poeti vincitori, celebrando le poesie più belle con menzioni speciali.

Alcuni momenti della premiazione 2020. Tra gli altri, nella giuria: Stefano Moraschini (primo a sinistra), editore di Biografieonline.it; Anna Maria Fabbroni (a destra), poetessa discendente di Maria Virginia.

Di seguito la poesia vincitrice dell’edizione 2020, del poeta Pasquale Quaglia.

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Tema: I colori dell’autunno / Foliage

Titolo: Le preghiere sottili

Ho uno spazio di cornici dentro casa
abitato dai bambini che sono stato
i compleanni scordati
i volti dal nome lontano, gli sguardi
istanti fermi che non sono stati persi
e una cartolina disegnata in corsivo:
l’attesa di un vecchio seduto sul vimine
un arco di pietre, il mercato rionale
il rosso delle foglie senza peccato
e il Tramazzo che ride alle sere di ottobre
– a loro affido le preghiere sottili.

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Alessandro Argentiero

Alessandro Argentiero, milanese, è stato giornalista, formatore, traduttore e mille anni fa ha scritto pure un libro, “Il computer è malato” (ma si suppone che ormai sia guarito). Usa tutti i giorni database, WordPress e padelle. Appassionato di tutti gli sport, eccetto il golf, ma soprattutto di bici, ha ideato Lamiaprimagranfondo. Puoi contattarlo su Facebook, Linkedin, Instagram e Twitter.

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