La teoria dei 4 elementi: fuoco, aria, acqua, terra
Fuoco, aria, acqua, terra: elementi naturali da cui trae origine ogni sostanza di cui è composta la materia. Su questa base è formulata la teoria dei quattro elementi naturali, introdotta a partire dal VI secolo a.C dal filosofo greco antico Anassimene di Mileto e successivamente dal filosofo siceliota Empedocle, assimilata anche dai filosofi greci Socrate ed Aristotele.
Approfondimento
I quattro elementi
Secondo questa teoria, ogni sostanza esistente, nel microcosmo e macrocosmo, è costituita da una composizione di quattro elementi naturali:
- fuoco;
- aria;
- acqua;
- terra.
Il fuoco, elemento purificatore e vivificatore, racchiude in sé il principio della vita, che scaturisce dalla sua energia.
L’aria, intangibile, è l’energia vitale che respiriamo, senza la quale non sarebbe possibile vivere; non può essere afferrata e rappresenta il respiro cosmico.
L’acqua, fonte della vita, dalla sorgente diventa torrente, poi fiume fino a giungere nel mare, oltrepassando gli ostacoli che incontra nel suo cammino, arrivando fino ad addentrarsi nelle profondità della terra.
La terra, solida e rigogliosa, simboleggia la materia primordiale, accoglie la vita e la nutre.
I quattro elementi naturali sono intesi come stati di aggregazione della materia: fuoco, stato ardente; aria, stato gassoso; acqua, stato liquido; terra, stato solido. Essi hanno la caratteristica di essere in accordo oppure in opposizione tra di loro. Filistione, medico greco antico, suggerì che ad ogni elemento fosse attribuita una qualità: al fuoco è attribuito il caldo, all’aria il freddo, all’acqua l’umido e alla terra il secco, cosicché l’acqua risulta opposta al fuoco ma affine alla terra e l’umido opposto al secco ma affine al freddo. Dall’interazione di questi elementi, composti da particelle mescolate in proporzioni variabili, hanno origine tutti i fenomeni del cosmo: la nascita, la morte, la trasformazione. Le forze che permettono l’interazione degli elementi sono due: l’amore, forza attrattiva, e la discordia (o odio), forza repulsiva.
Empedocle e i quattro elementi naturali
Secondo Empedocle, i 4 elementi naturali, ovvero le quattro radici (rhizai) che formano tutte le cose, sono governati dalla tensione fra l’amore e la discordia, i quali dominano a tempi alterni. Quando domina l’amore, tutti gli elementi sono fusi insieme in una sfera omogenea e priva di conflitti, lo Sfero. All’origine, nello Sfero, inizia una separazione degli elementi per azione della discordia, che porta alla distruzione della materia, al Caos. A questo punto, il ciclo delle due forze cosmiche, amore e discordia, continua grazie ad un nuovo intervento dell’amore, che riporta equilibrio e vita alla materia, per arrivare poi ad imporsi sulla discordia e ritornare nella condizione iniziale di Sfero. Da qui il ciclo ricomincia.
Aristotele e i 4 elementi
Ai quattro elementi, Aristotele ne aggiungerà un quinto: la quintessenza, chiamata etere, che costituisce la materia delle sfere celesti, l’essenza del mondo celeste, eterno, immutabile, trasparente.
La tetraktys pitagorica
Secondo Pitagora, matematico e filosofo greco, disponendo i primi quattro numeri naturali nella forma di un triangolo equilatero, in modo da formare una piramide con dieci punti, si identifica il simbolismo dei 4 elementi nella cosiddetta tetraktys.
Partendo dall’alto, nella tetraktys troviamo:
- il punto, che rappresenta l’unità e viene fatto coincidere con il fuoco;
- i 2 punti, che rappresentano la dualità e corrispondono all’aria;
- i 3 punti, che rappresentano la superficie piana, la creazione, e corrispondono all’acqua;
- i 4 punti, che rappresentano la materialità e corrispondono alla terra.
La tetraktys racchiude quindi l’intera natura dell’universo.
Ippocrate e la teoria umorale
Ippocrate, medico greco antico, cercò di applicare la teoria dei 4 elementi alla natura umana, descrivendo l’esistenza di quattro umori base, associati agli elementi:
- bile gialla (fegato) associata al fuoco;
- sangue (cuore) all’aria;
- flegma (testa) all’acqua;
- bile nera (milza) alla terra.
L’equilibrio di questi elementi conferirebbe il buon funzionamento dell’organismo, mentre la dominanza dell’uno o dell’altro, determinerebbe la malattia.
A questi elementi corrispondono anche quattro temperamenti, associati a quattro personalità:
- il malinconico, nel quale predomina la bile nera, è magro, debole, pallido, avaro e triste;
- il collerico, con eccesso di bile gialla, è magro, irascibile, permaloso, furbo, generoso e superbo;
- il flemmatico, con eccesso di flegma, è robusto, pigro, lento e sciocco;
- il sanguigno, nel quale predomina il sangue, è robusto, allegro, goloso, socievole, dedito ad una sessualità giocosa.
Gli umori e le stagioni
Gli umori, innescati dai temperamenti, definiscono la costituzione fisica, il carattere, la salute.
A seconda dei momenti della giornata, delle stagioni e dell’età, gli umori prevalgono o diminuiscono.
Ai quattro elementi e temperamenti si associano, infatti, anche le quattro stagioni:
- alla primavera si associa il sanguigno;
- all’estate il collerico;
- all’autunno il flemmatico;
- all’inverno il malinconico.
Anche le quattro stagioni della vita si possono ricondurre ai 4 elementi:
- l’infanzia (flemma);
- la giovinezza (sangue);
- la maturità (collera);
- la vecchiaia (malinconia).
Durante la giornata, inoltre, vi è il prevalere di uno o dell’altro elemento:
- nelle prime tre ore del mattino e nelle ultime della sera prevale il sangue;
- la collera domina nelle sei ore in mezzo al giorno;
- la malinconia nelle prime tre ore della sera e nelle ultime tre del giorno;
- mentre nelle sei ore a mezzo della notte prevale la flemma.
I 4 elementi naturali e l’astrologia
Nell’astrologia occidentale, i segni zodiacali vengono suddivisi nei quattro elementi:
- segni di fuoco:
- segni d’aria:
- segni d’acqua:
- segni di terra:
L’appartenenza di un segno zodiacale ad un gruppo gli conferisce determinate caratteristiche poiché diverse sono le energie che vengono attribuite ad ogni elemento.