Piano a induzione e piano in vetroceramica: differenze

Parlando di piani di cottura delle nostre cucine, può essere importante, soprattutto in fase di scelta, conoscere quale sia la differenza tra piano a induzione o piano in vetroceramica. Cerchiamo di capire meglio, nell’articolo di seguito, approfondendo i due oggetti.

piano in vetroceramica e piano a induzione
Piani cottura per la cucina: il primo a sinistra è un piano a induzione; l’ultimo a destra è un piano in vetroceramica.

Il piano a induzione

Il piano a induzione funziona con la corrente elettrica, quindi non c’è bisogno di allaccio alla rete del gas. Questo tipo di piano cottura sfrutta le proprietà di bobine elettrificate generando un campo elettromagnetico che permette di riscaldare, per induzione, il pentolame. D’altro canto però non consente di riscaldare pentole in alluminio, vetro e terracotta. Il piano a induzione è molto diffuso nel nostro paese e in tutto il Nord Europa, dove la produzione di energia elettrica è meno costosa. E’ più moderno e costituisce un’evoluzione rispetto ai metodi di cottura più vecchi, come quelli a gas.

Ovviamente i piani ad induzione presentano dei pro e dei contro. Tra i punti a favore troviamo per esempio il fattore sicurezza: il piano a induzione non entra in funzione se non c’è un peso – una pentola – a contatto con la piastra. Esso presenta inoltre la possibilità di inserire il blocco elettronico per i bambini. E’ un piano sicuro, semplice per la manutenzione e la sua efficienza di resa arriva fino a circa il 95%.

Di contro, però, non tutte le pentole possono essere usate con questo tipo di scelta. Pertanto per risolvere il problema, sono necessari dei limitatori di potenza impostabili a seconda delle varie necessità di ognuno.

cucina - piani a induzione

Il piano in vetroceramica

Il piano in vetroceramica, a differenza di quello a induzione, si basa sull’uso di piastre radianti, ovvero resistenze di forma circolare concentriche che si trovano nel piano cottura. Il calore generato dalle resistenze scalda la vetroceramica e di conseguenza, grazie al processo di conduzione, le nostre pentole.
Vetroceramica è il nome del materiale di cui è composto il piano. Come il piano a induzione, è alimentato da corrente elettrica senza l’uso di allacciamento alla rete gas. Con la soluzione delil piano in vetroceramica si possono realizzare essenzialmente le cotture in qualsiasi tipo di materiale, compresi alluminio, vetro e terracotta.

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I vantaggi, in questo caso, sono la semplicità nella manutenzione, la facilità nella pulizia e una maggiore sicurezza grazie all’assenza di fiamme libere. Tra gli svantaggi troviamo: i costi, che sono più elevati rispetto ai piani di cottura normali e, a differenza del precedente a induzione, si tratta di un piano cottura il cui calore viene irradiato su tutta la superficie cuocente. Serve perciò prestare molta attenzione per evitare di bruciarsi.

E voi? Avete un piano cottura a induzione, vetroceramica o altro? Raccontateci brevemente la vostra esperienza nei commenti. Se l’argomento vi ha interessato e volete proseguire la lettura leggendo un altro articolo in questo ambito vi consigliamo l’articolo che spiega il funzionamento del frigorifero.

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Stefano Moraschini

Stefano Moraschini lavora sul web dal 1999. Ha fondato Biografieonline.it nel 2003. Legge e scrive su, per, in, tra e fra molti siti, soprattutto i suoi, tra cui questo. Quando non legge e non scrive, nuota, pedala e corre. È degustatore professionale e giudice internazionale di birre. Copywriter e storyteller, aiuta le persone a posizionarsi sul web raccontando la loro storia. Puoi metterti in contatto con lui su Instagram, LinkedIn, Twitter, Facebook.

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