Odissea: trama dell’opera e parafrasi del proemio

L’Odissea, insieme a l’Iliade, è una delle opere più importanti dell’antichità e di tutta la cultura occidentale. I due poemi, secondo la tradizione entrambi scritti da Omero, hanno però alcune sostanziali differenze: mentre l’Iliade è il poema delle battaglie e della ferocia, l’Odissea ha tutt’altra atmosfera. È divisa in 24 canti e costituita da 12.000 versi; ha come protagonista Odisseo (Ulisse, re di Itaca) e il suo avventuroso viaggio di ritorno in patria dopo la caduta della città di Troia.

Ulisse sulla nave salpa dalla città di Troia per fare ritorno a Itaca
Il viaggio di Ulisse: dalla città di Troia parte per fare ritorno a Itaca. (Illustrazione: Tommaso Chiarolini)

La trama dell’Odissea

Il poema si può suddividere in tre grandi nuclei fondamentali:

  1. Telemachia;
  2. le avventure di Ulisse;
  3. Il ritorno di Ulisse e la vendetta.

Telemachia

Dal canto I al canto IV, Omero racconta dei viaggi compiuti da Telemaco, figlio di Ulisse, alla ricerca del padre.

Sono ormai trascorsi 10 anni dalla fine della guerra di Troia ma l’eroe non è ancora tornato a casa. Ad Itaca i Proci vogliono impossessarsi del trono e sposare Penelope, la moglie di Ulisse, che lo sta aspettando. Telemaco viene però a sapere che il padre è ancora vivo e si trova prigioniero dalla ninfa Calipso.

Odissea: Ulisse dà l'addio a Calipso
La partenza di Ulisse dall’isola di Calipso (o Addio a Calipso) – opera di Samuel Palmer (1848-1849)

Le avventure di Ulisse

Questa parte è narrata nei canti dal V al XII. E’ il centro dell’opera. E’ il racconto che Ulisse fa di tutte le sue peregrinazioni in mare in questi lunghi anni; è una sorta di lungo flashback. Ulisse si trova presso Alcinoo, re dei Feaci: con lui si confida e inizia a narrare le sue avventure.

Tra gli episodi più noti e famosi ci sono:

Polifemo e Ulisse
Illustrazione: Polifemo accecato scaglia una roccia contro la nave di Ulisse, che fugge

Il ritorno di Ulisse e la vendetta

L’ultima parte dell’Odissea comprende i canti dal XIII al XXIV.

Il protagonista, Ulisse, riesce a tornare ad Itaca. Lo fa però in incognito, nelle vesti di mendicante. Il primo a riconoscerlo è il cane Argo.

Ulisse riesce a riprendersi il trono usurpato dai Proci e si riconcilia finalmente con i sudditi.

Il proemio dell’Odissea

Così come nel proemio dell’Iliade, anche in quello dell’Odissea è contenuta sia l’invocazione alla Musa della poesia epica, Calliope ispiratrice del canto, sia la protasi, cioè la spiegazione dell’argomento ed esposizione rapida di ciò che sarà trattato all’interno del poema.

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Ecco il testo:

Narrami, o Musa, l’uomo dall’agile mente
che a lungo andò vagando, poi che cadde Troia,
la forte città, e di molte genti vide le terre
e conobbe la natura dell’anima, e molti dolori
patì nel suo cuore lungo le vie del mare,
lottando per tornare in patria coi compagni.
Ma per loro follia (come simili a fanciulli!),
non li poté sottrarre alla morte,
poi che mangiarono i buoi del Sole, figlio del cielo,
che tolse loro il tempo del ritorno.
Questo narrami, o dea, figlia di Zeus,
e comincia di dove tu vuoi.

Odissea, libro I, versi 1-12, traduzione di Salvatore Quasimodo, Mondadori, Milano, 1951

Parafrasi

O Musa (Calliope), raccontami dell’uomo dalla mente vivace (Ulisse)
che a lungo vagò dopo che Troia,
la forte città, cadde, e vide le terre di molti popoli
e conobbe le caratteristiche dell’animo umano, sopportò molti dolori
nel cuore attraverso il mare,
lottando per tornare in salvo nella sua patria insieme ai suoi compagni.
Ma per il loro comportamento irresponsabile, simile a quella dei bambini,
non riuscirono a sottrarsi alla morte
poiché mangiarono i buoi sacri al dio Sole (Elios – figlio del titano Iperione),
il quale impedì loro di tornare facendoli morire.
O dea figlia di Zeus (Calliope), raccontami questo
e inizia pure da dove vuoi.

Curiosità sull’Odissea

L’Odissea è ricca di perifrasi: una figura retorica detta anche “giri di parole“. Grazie a tali figure retoriche si può indicare una persona o una cosa, con una serie di espressioni anziché un solo termine: nel proemio infatti Ulisse viene chiamato:

l’uomo dall’agile mente.

Questa caratteristica sottolinea uno dei suoi tratti più importanti.

Inoltre l’Odissea è ricca di riferimenti al viaggio: a differenza dell’Iliade che si svolge interamente a Troia, qui si può tracciare una vera e propria mappa dei luoghi visitati dal protagonista.

Nel Mar Mediterraneo Odisseo si sposta tra la Spagna (isola di Ogigia), la Sardegna (i Lestrigoni), la Sicilia (i Ciclopi), lo stretto di Messina (Scilla e Cariddi), il promontorio del Circeo (maga Circe), l’Asia Minore e l’Africa settentrionale.

La figura di Ulisse è stata ripresa molteplici volte nella storia della letteratura mondiale. Citiamo solo due esempi:

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Anna D'Agostino

Anna D'Agostino, napoletana di nascita portodanzese d'adozione, laureata in Filologia Moderna e appassionata di scrittura. Ha collaborato con varie testate come giornalista pubblicista, attualmente insegna Lettere in una scuola secondaria di primo grado.

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