Madonna Salting (Madonna col Bambino), opera di Antonello da Messina

Madonna col Bambino e due angeli reggi corona, dipinto di Antonello da Messina, conosciuto anche come Madonna Salting

Il dipinto che analizziamo in questo articolo è conosciuto come Madonna Salting : è uno straordinario incontro della cultura fiamminga con quella italiana. Antonello da Messina in tal senso è stato un creatore di sintesi artistica e culturale irraggiungibile.

Madonna Salting col Bambino e due angeli reggi corona
Madonna Salting (Madonna col Bambino e due angeli che reggono la corona)

Tali e tanti erano i generi che si incontrano in questa unica opera che in passato il dipinto fu considerato di origine spagnola, fiamminga, portoghese e russa. In realtà si tratta del compimento di una serie di opere dedicate alla Madonna.

Siamo all’inizio del 1470 e in quegli anni Antonello fu un prolifico creatore. Tra i ritratti dedicati alla Madonna dal pittore siciliano è celebre la Vergine Annunziata (di Monaco), già analizzata in un precedente articolo.

Madonna Salting: il nome

Il nome del dipinto deriva dal suo donatore: George Salting. Australiano, ma di origini britanniche, Salting fu un avido collezionista di opere d’arte. Visse tra il 1835 e il 1909. Dopo la sua morte lasciò il suo patrimonio ad alcune istituzioni britanniche. L’opera di Antonello da Messina Madonna col Bambino, dal 1910 risiede presso la National Gallery di Londra; da allora è indicata con il nome del suo donatore.

I riferimenti all’arte fiamminga

Nel quadro “Madonna Salting” in particolare l’iconografia viene identificata nell’arte fiamminga per la presenza degli angeli che sostengono la corona sopra al capo della vergine; e soprattutto per la ricca presenza di ornamenti e pietre preziose presenti sulla corona, sulla scollatura dell’abito, sui polsi, sul bordo del mantello e sulla congiunzione delle ali con il corpo degli angeli.

I riferimenti all’arte fiamminga si ritrovano anche in altri dettagli: ad esempio la straordinaria finitura del velo, il gioco di chiaroscuri della veste, la notevole ricchezza di disegni dell’abito della Vergine e del Figlio.

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Rimane impresso all’osservatore soprattutto il volto della Madonna che appare quasi nelle forme di una scultura marmorea, piena di luce e perfetta nella sua rotondità.

La Madonna col bambino di Antonello da Messina: il dettaglio del volto
La Madonna col bambino di Antonello da Messina: il dettaglio del volto

Inoltre l’abilità pittorica di Antonello diventa ancora più evidente nella raffinatezza con cui tratta le diverse superfici presenti nel dipinto: ad esempio la consistenza della melagrana tenuta in mano da Gesù, le pieghe dell’abito che circondano la mano della Vergine, il monile appeso alla veste posto sulla destra del dipinto, il tratto omogeneo dei capelli della Santa e la profusione di perle che ornano tutto l’abito.

Tutto il dipinto nella sua globalità assume una consistenza particolare, aumentando in volume man mano che l’occhio osserva tutti i particolari, e successivamente l’insieme.

Lo sfondo nero riproduce la profondità utilizzata dal pittore in molte sue opere: anche in questa, l’abito e le sue pieghe, aiutano a visualizzare lo sfondo la cui forza narrativa spicca grazie all’espediente del colore e del gioco di movimento degli abiti.

L’analisi del volto e dell’espressione

Il volto della Vergine è però un aspetto su cui bisognerebbe soffermarsi con attenzione. La sua rotondità ricorda analoghe sculture dello stesso periodo in cui Antonello ha dipinto il quadro, ma soprattutto colpisce la sua bellezza effimera e consistente.

La Madonna attende l’istante in cui gli angeli porranno la corona sul suo capo. Oppure rimane ferma in una posa infinita mentre gli angeli la onorano con la corona.

Ad ogni modo, nell’istante stesso in cui tutta la scena si muove, la sua bellezza toglie il fiato: non ha nulla del volto sofferente o spaventato di altri dipinti in cui vive la sofferenza del figlio o accoglie la responsabilità della sua maternità. Madonna Salting appare invece come una regina consapevole del suo ruolo e della forza con la quale sostiene il ruolo del figlio Gesù.

Analisi dell’opera e commento video

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Fulvio Caporale

Fulvio Caporale è nato a Padova e vive a Milano. Laureato in Scienze Politiche svolge la professione di consulente editoriale e pubblicitario. Collabora con case editrici e giornali cartacei e online occupandosi di libri, arte ed eventi culturali. Ha tradotto testi letterari e tecnici dallo spagnolo, dal portoghese, dall'inglese e dal catalano.

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