Khaled Hosseini: “Donne e bambini sono in pericolo in Afghanistan”
Lo scrittore Khaled Hosseini, che dal 2006 ricopre il ruolo di Ambasciatore di buona volontà presso l’Unhcr (Agenzia delle Nazioni Unite per i rifugiati), ha rilasciato alcuni commenti circa la grave situazione in cui versa l’Afghanistan. L’autore del libro “Mille splendidi soli” pubblicato nel 2008 (in cui racconta le vicende delle due protagoniste femminili quando i Talebani conquistarono il potere) è originario di Kabul, ma ha vissuto in Iran e Francia per tanto tempo, seguendo il padre che era un diplomatico.
La famiglia ha chiesto (ed ottenuto) asilo politico in America quando lui aveva quindici anni. Ma lo scrittore è riuscito a tornare nella sua città di origine solo nel 2003, all’età di 38 anni. Di un’esperienza simile ha parlato in un altro suo fortunato romanzo, “Il Cacciatore di Aquiloni”.
“Mi preoccupo per il popolo dell’Afghanistan e soprattutto per le donne e i bambini che hanno sofferto di più l’ultima volta che i Talebani sono stati al potere”
ha dichiarato Hosseini.
“Grandi progressi erano stati fatti negli ultimi vent’anni per le donne in Afghanistan: le donne erano tornate a lavorare e avevano occupato un quarto dei seggi del parlamento, erano in televisione, nel sistema sanitario, nell’istruzione, nella polizia. Ora però tutto questo è minacciato. Nessuno sa cosa riserva il futuro per l’Aghanistan”
Lo scrittore ha concluso sollecitando gli Americani e i loro alleati ad esercitare una pressione sui Talebani affinché non violino i diritti essenziali dei cittadini dell’Afghanistan, in particolar modo quelli delle donne, delle ragazze e dei bambini.