Dolce e Gabbana, biografie e storia dell’azienda
Domenico Dolce (il cui nome completo è Domenico Maria Assunta Dolce) nasce il 13 agosto del 1958 a Polizzi Generosa (Palermo) e inizia a disegnare i primi vestiti all’età di sei anni; Stefano Gabbana, invece, nasce il 14 novembre del 1962, a Milano, da una famiglia di origini venete. Prima di arrivare alla storia dell’azienda che porta i lori nomi, Dolce e Gabbana, esempio di successo del Made in Italy nel mondo, parliamo della loro biografia.
Approfondimento
Le biografie di Domenico Dolce e Stefano Gabbana
I due si conoscono, poco più che ragazzi, quando Domenico Dolce telefona all’azienda di moda per la quale lavora Stefano Gabbana; successivamente, Dolce e Gabbana, divenuti compagni nella vita, cominciano a lavorare insieme.
Stefano prende Domenico sotto la propria ala protettiva, avviandolo al mestiere e spiegandogli i processi di design nell’industria della moda. In seguito all’assunzione di Dolce, tuttavia, Gabbana è chiamato a svolgere, per diciotto mesi, il servizio civile in un istituto di malati mentali.
Tornato alla vita professionale di sempre, crea con Dolce un’azienda di consulenza nel settore del design: dapprima i due lavorano separatamente, ma in seguito, su consiglio di un commercialista, cominciano a fatturare insieme (anche per ridurre i costi e semplificare le procedure). Nasce, così, il nome “Dolce e Gabbana“, che diventa la denominazione dell’attività di design.
Le prime collezioni
Nell’autunno del 1985 la coppia mostra la propria prima collezione durante la Settimana della Moda di Milano: non avendo denaro a disposizione per pagare delle modelle, i due chiedono supporto ai propri amici. La loro prima collezione si chiama “Real Women“, e fa riferimento proprio al fatto che per mostrarla non si è ricorsi a modelle professioniste; le vendite, in ogni caso, risultano piuttosto deludenti, al punto che Stefano Gabbana è obbligato a cancellare l’ordine di tessuto inviato in vista di una seconda sperata collezione. Quando la coppia si reca per le festività natalizie in Sicilia, è però la famiglia di Dolce a proporre di pagare la fornitura: così, al ritorno a Milano, i due si ritrovano il tessuto desiderato.
Nel 1986 danno vita a un’altra collezione e aprono il primo negozio, mentre l’anno successivo lanciano una linea di maglie.
Nel 1989 la coppia disegna una linea di costumi da mare e biancheria intima e sottoscrive un accordo con il gruppo Kashiyama in virtù del quale apre il primo negozio in Giappone, mentre l’anno seguente (1990) lancia la prima collezione da uomo del marchio.
Dolce e Gabbana negli anni ’90
Nel frattempo, la popolarità della coppia cresce: la collezione primavera / estate 1990 femminile viene notata per i vestiti ricoperti di cristalli, mentre quella autunno / inverno 1991 mostra medaglie in filigrana, ciondoli e corsetti decorati. Proprio nel 1991 la collezione da uomo di Dolce e Gabbana viene reputata la più innovativa dell’anno e premiata, per questo motivo, con il Woolmark Award.
Nel frattempo, i due lanciano Dolce & Gabbana Parfum, il primo profumo per donna del brand, e cominciano a collaborare con Madonna, che si presenta al Festival di Cannes con un corsetto di gemme di Dolce e Gabbana; la cantante per il suo tour Girlie Show ordina più di 1500 costumi.
Nel 1994 la casa di moda dà il nome “La Turlington” a una giacchetta a doppio petto ispirata alla modella Christy Turlington, mentre l’azienda lancia D&G, solo con le iniziali dei cognomi dei due stilisti, la seconda linea del marchio destinata ai più giovani. Intanto, viene lanciata anche la Dolce & Gabbana Home Collection (che sarà messa da parte poco prima dell’inizio del nuovo millennio).
Dopo avere recitato nel 1995 nel film di Giuseppe Tornatore “L’uomo delle stelle” – nello stesso anno in cui Dolce & Gabbana pour Homme viene nominato dalla Perfume Academy miglior profumo per uomo dell’anno – Domenico e Stefano disegnano i costumi per il film “Romeo + Juliet“, il film di Baz Luhrmann che rielabora in chiave postmoderna la famosissima tragedia di Shakespeare “Romeo e Giulietta“.
Nel 1996 e nel 1997 la coppia viene nominata designer dell’anno da “FHM”, e nel 1998 lancia anche una linea di eyewear, seguita un paio di anni più tardi da una linea di orologi e da una collezione di intimo da uomo e da donna distinta rispetto alla collezione di lingerie tradizionale del marchio.
Gli anni 2000
Nel 2001 Dolce e Gabbana propongono la linea per bambini D&G Junior e disegnano per Madonna i vestiti del Drowned World Tour, che segue la pubblicazione dell’album “Music“; due anni più tardi (nel 2003) vengono inseriti tra gli uomini dell’anno segnalati dalla rivista “GQ”.
Nel 2004, poi, vengono nominati migliori designer internazionali dai lettori di “Elle” in occasione degli Elle Style Awards. A partire dallo stesso anno iniziano a collaborare con il Milan per disegnare le tenute da gioco indossate dai calciatori rossoneri, ma anche le divise ufficiali usate dai membri della squadra e dello staff tecnico e dirigenziale, per gli eventi fuori dal rettangolo di gioco.
Sempre nel 2004, la relazione sentimentale fra i due stilisti termina, ma il proficuo e consolidato rapporto imprenditoriale prosegue.
Nel 2006 la coppia stringe un rapporto di partenariato con il colosso della telefonia Motorola per il telefono cellulare Motorola V3i Dolce & Gabbana, e lancia sul mercato una linea di accessori leopardati per donne, denominata “Animalier“, seguita nel 2007 da una collezione di valigie da viaggio per uomo in coccodrillo. Sempre in quell’anno una campagna pubblicitaria del marchio Dolce & Gabbana diffusa in Francia e in Spagna, che raffigura una donna immobilizzata a terra da un uomo mentre altri uomini assistono alla scena, è oggetto di polemiche e viene ritirata.
Dopo aver dato vita al profumo per uomo The One for Men e al profumo per donna L’Eau The One, nel 2009 Domenico Dolce e Stefano Gabbana sperimentano una linea di cosmetici colorati, di cui è testimonial Scarlett Johansson, e propongono il profumo per donna Rose the One. Nello stesso periodo, firmano un contratto con Sony Ericsson per la realizzazione di una special edition della linea di telefoni Jalou con dettagli in oro 24 carati e il marchio Dolce & Gabbana sul dispositivo, mentre Giorgio Armani li accusa di avere copiato dei pantaloni matelassè: i due rispondono piccati sostenendo di avere ancora molto da imparare, ma non da lui.
Il 2009 è un anno ricco di guai, perché Stefano e Domenico (e la loro azienda) vengono accusati di evasione fiscale ai danni dello Stato Italiano per un imponibile di quasi 250 milioni di euro.
Gli anni 2010
Nel 2010, comunque, la coppia sottoscrive un accordo di tre anni con la squadra di calcio inglese del Chelsea, di proprietà del magnate russo Roman Abramovich, per disegnarne le tenute fuori campo e le divise di gioco, inclusi i vestiti per le donne dello staff; inoltre, festeggia i vent’anni del marchio a Milano, con una mostra pubblica allestita nel centro del capoluogo meneghino, prima di debuttare – l’anno seguente – con una linea di gioielleria che comprende ottanta pezzi, tra collane, braccialetti e rosari ingioiellati.
Nel 2012 D&G viene fusa con Dolce & Gabbana allo scopo di consolidare il marchio. La vicenda fiscale intanto si è protratta e nel 2013 Domenico Dolce e Stefano Gabbana vengono condannati al pagamento di 343 milioni di euro per evasione fiscale e a un anno e otto mesi di carcere: nell’autunno dell’anno seguente, la Cassazione proscioglie la celebre coppia di stilisti per non aver commesso il fatto.
Oltre a Madonna, fra i più celebri clienti e testimonial dell’azienda e del brand si annoverano negli anni Demi Moore, Nicole Kidman, Isabella Rossellini, Eva Riccobono, Susan Sarandon, Tina Turner, Gwyneth Paltrow, Liv Tyler, Jon Bon Jovi, Simon Le Bon, Monica Bellucci (che fu protagonista dello spot tv del primo profumo D&G, diretto da Giuseppe Tornatore), Kylie Minogue, Fabio Cannavaro, Gianluca Zambrotta, Andrea Pirlo, Gennaro Gattuso, Matthew McConaughey (protagonista dello spot tv per il profumo The One).
Il sito ufficiale dell’azienda di moda è: www.dolcegabbana.it. Esiste anche un canale ufficiale su YouTube.