Cesare Cremonini e il periodo buio: “Sentivo un mostro dentro me”
Cesare Cremonini si è raccontato in una intervista al “Corriere della Sera”. Ha raccontato di aver vissuto un periodo orribile, di aver lottato contro la schizofrenia. “Quasi ogni giorno, sempre più spesso, sentivo un mostro premere contro il petto, salire alla gola. Mi pareva quasi di vederlo” – ha raccontato il cantante – che ha spiegato anche come è riuscito ad individuare il suo problema.
“Perché andai dallo psichiatra? Per accompagnare un’altra persona. Poi gli raccontai di me, di quel che provavo. I sintomi crescenti: la sensazione fisica di avere dentro di me una figura estranea”, ha detto al quotidiano.
Poi si è soffermato sui particolari, descrivendo anche questo mostro: “Braccia corte e appuntite, gambe ruvide e pelose. La diagnosi era: schizofrenia. Percepita dalla vittima come un’allucinazione che viene dall’interno. Un essere deforme che si aggira nel subconscio come se fosse casa sua”.
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Ma questo, come ha raccontato l’artista, è stato solo il principio perché è seguito un periodo buio: “due anni di ossessione feroce per la musica sempre chiuso in studio, anche la domenica. Smisi di tagliarmi la barba e i capelli. Superai i cento chili. Non facevo più l’amore, se non da ubriaco. Avevo smesso qualsiasi attività fisica”.
Poi ha fatto la cura: camminava e prendeva i farmaci. Quindi “Sono tornato dallo psichiatra alla fine del primo tour negli stadi. Mi ha chiesto se vedevo ancora i mostri. Gli ho risposto di no, ma che ogni tanto li sento chiacchierare. E lui: ‘Let them talk’ (lasciali parlare, n.d.r.)”. Da qui è nato appunto il titolo del suo nuovo album in uscita in questi giorni.