Rasoio di Occam: cos’è e perché è famoso

Il pensiero scientifico moderno si basa su alcuni principi che aiutano a spiegare con facilità anche i fenomeni più complessi. Pur trovando applicazione ancora oggi, il principio del “Rasoio di Occam” risale al XIV secolo. Fu elaborato dall’inglese William of Ockham (Guglielmo di Occam in italiano), frate dell’ordine dei Francescani e filosofo, che lo introdusse tra le metodologie applicabili alla scienza.

Rasoio di Occam - Ockham razor
Rasoio di Occam: illustrazione. A destra: il frate francescano e filosofo Guglielmo di Occam

Guglielmo di Occam

Questo religioso rivestì un ruolo di primo piano anche nella vita politica, poiché in quel periodo era assai aspro lo scontro tra Impero e Papato.

  • “Occam” si riferisce alla città di origine di Guglielmo. All’epoca le persone venivano identificate in base alla città in cui nascevano, e non in base al cognome, che a quei tempi non era stato ancora istituito.
  • Il termine “rasoio” invece viene utilizzato proprio per rendere meglio l’idea di un qualcosa da tagliare, limare, eliminare, in quanto appunto il principio intende dare un taglio alle teorie in eccesso.

Tale principio si rivela utile sia nei rapporti personali che in quelli professionali. Esso si basa sull’assunto che è necessario eliminare tutto ciò che rende complicato il pensiero,  “tagliare” le varianti di ragionamento che inducono in errore, e scegliere invece la strada più logica che – il più delle volte – è anche la più semplice ed intuitiva.

Dopo aver eliminato l’impossibile, ciò che resta, per improbabile che sia, deve essere la verità.

Arthur Conan Doyle, “Il segno dei quattro” – Frase citata anche da Spock nel film “Star Trek” (2009)

Rasoio di Occam: il principio

Nello specifico, il principio del Rasoio di Occam suggerisce che, per spiegare un dato fenomeno, non è sempre necessario formulare diverse ipotesi spesso fantasiose (che possono rivelarsi fuorvianti); l’esperienza insegna bensì che conviene fermarsi a quelle iniziali.

Oggi questo principio può sembrare banale o scontato. Oggigiorno infatti viviamo in un’epoca in cui siamo abituati a ragionare e prendere decisioni velocemente. Ma all’epoca di Guglielmo – quando è stato formulato – esso ha rappresentato un traguardo importante nella modalità di ragionamento scientifico. Anzi, potremmo dire decisivo.

Il Rasoio di Occam ha permesso di conoscere e spiegare in modo più lineare alcune discipline complicate come l’Archeoastronomia o il fenomeno dell’Elettromagnetismo.

Prima che il filosofo Occam formulasse questo principio, accadeva spesso che gli scienziati, gli studiosi, i ricercatori si perdessero nella spiegazione di teorie del tutto inutili; di fatto perdevano di vista lo scopo specifico di una determinata ricerca o un dato fenomeno.

Succedeva inoltre che, presi dal formulare teorie ed ipotesi improbabili, non arrivassero ad una conclusione plausibile del ragionamento intrapreso. Ciò accadeva a scapito di una spiegazione chiara e trasparente da poter divulgare agli altri.

Il Rasoio di Occam invita quindi a partire da ciò che si conosce e che è dimostrato, per arrivare alla spiegazione di un fenomeno utilizzando per la conclusione solo deduzioni semplici.

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Le applicazioni del principio

Il principio elaborato dal filosofo inglese ha trovato valida applicazione anche nella Medicina. In alcuni testi medici si fa riferimento a tale principio per effettuare una corretta diagnosi.

Pur non potendo prescindere da un’accurata analisi ed una approfondita disamina di vari aspetti legati allo stato di salute generale di un soggetto, in una diagnosi corretta giocano un ruolo altrettanto fondamentale i tempi di azione. In molti casi, quando c’è di mezzo la salute e bisogna agire tempestivamente. Non ci si può permettere di perdere tempo in spiegazioni inutili e complicate.

Filosoficamente, invece, il Rasoio di Occam è analogo al principio di semplicità, elaborato e diffuso durante il Medioevo. Esso sostiene la necessità di eliminare tutti i concetti relativi a leggi e regole, proprio per non sollecitare fuorvianti interpretazioni degli stessi.

Il Rasoio di Occam è anche conosciuto come “principio di economia” o di parsimonia.

Ellie Arroway: Il rasoio di Occam, lo conosci?
Joss Palmer: Ah, il rasoio di Occam… sembra il titolo di un film dell’orrore.
Ellie: No, il rasoio di Occam è un principio scientifico, secondo cui, a parità di fattori, la spiegazione più semplice tende a essere quella giusta.
Joss: Mi pare ragionevole.
Ellie: Molto bene. E cos’è più probabile: che un Dio onnipotente e misterioso creò l’universo e poi decise di non dare alcuna prova della sua esistenza? Oppure, che non solo non esista affatto, ma che l’abbiamo creato noi per non sentirci tanto piccoli e soli?
Joss: Non so… non potrei immaginare di vivere in un mondo dove Dio non esista. No, non ci vorrei vivere.
Ellie: Come fai a sapere che non ti stai illudendo? Quanto a me, io… io vorrei una prova.
Joss: Ah, una prova. Volevi bene a tuo padre?
Ellie: Come?
Joss: Sì, gli volevi bene?
Ellie: …Sì, moltissimo.
Joss: Provalo.

Dialogo dal film Contact (1997), con Jodie Foster e Matthew McConaughey

Le obiezioni

Ovviamente, come tutti i principi formulati in passato, anche questo presta il fianco ad alcune obiezioni. Prima di tutto, bisognerebbe avere un’interpretazione univoca del concetto di “semplicità”.

Quando una teoria è da considerarsi più semplice rispetto ad un’altra?

Esistono criteri univoci per riconoscere e valutare la “semplicità”?

La filosofia della scienza riesce a fornire almeno dieci definizioni di semplicità, che si riferiscono ad elementi e situazioni diverse tra loro.

Il principio secondo cui gli scienziati dovrebbero seguire le teorie più semplici perché vi sono più probabilità che siano vere, è pertanto opinabile. Se consideriamo la storia della scienza troviamo teorie più complicate che hanno sostituito ottimamente quelle semplici elaborate inizialmente.

Dovremmo allora considerare il principio di Occam da un punto di vista metodologico, e attribuirgli la valenza di un suggerimento ricavato sulla base dell’esperienza. La semplicità aiuta a ridurre concretamente il rischio di commettere errori.

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Cristiana Lenoci

Cristiana Lenoci è laureata in Giurisprudenza e specializzata nel campo della mediazione civile. La sua grande passione è la scrittura. Ha maturato una discreta esperienza sul web e collabora per diversi siti. Ha anche frequentato un Master biennale in Giornalismo presso l'Università di Bari e l'Ordine dei Giornalisti di Puglia.

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