A cosa è dovuto il fenomeno dell’aurora polare?

L’aurora, che può essere boreale o australe a seconda che si verifichi nell’emisfero nord o sud, è uno dei più spettacolari fenomeni osservabili in natura; è un fenomeno ottico dovuto all’interazione tra il vento solare e il campo geomagnetico della Terra e si presenta con variopinte bande o archi di luce diffusa, che possono variare lentamente sia d’aspetto che di luminosità.

Aurora polare - Aurora boreale
Aurora polare (o aurora boreale)

Le particelle energetiche cariche emesse dal Sole si muovono sotto forma di vento solare, giungono in prossimità della Terra dove vengono deviate dal campo magnetico terrestre per poi essere attratte dai Poli terrestri. Le particelle che colpiscono l’atmosfera attorno ai Poli formano una specie di anello, chiamato ovale aurorale e, interagendo con l’azoto e l’ossigeno emettono luce di varie lunghezze d’onda, principalmente di colore rosso, verde o azzurro, anche se le sfumature di colori possibili sono molteplici.

Le aurore sono visibili soltanto nelle fasce attorno ai Poli terrestri, occasionalmente anche in zone fino a 40° di latitudine, e sono più intense durante i periodi di intensa attività solare, cioè quando sono in corso tempeste magnetiche causate da una forte attività delle macchie solari.

Galileo Galilei, fu il primo a tentare un’analisi scientifica del fenomeno e, nel 1619, coniò il termine “aurora borealis” ispirandosi al nome della dea romana dell’alba.

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