Differenza tra colf e badante

Nel linguaggio comune vengono spesso usati i termini badante e colf. I due vocaboli vengono usati similarmente ma hanno significati completamente diversi tra di loro.

Il lavoro della badante è quello di fornire un servizio agli anziani
La badante assiste un’anziana signora che necessita ausilio

Badante

Con il termine badante viene indicata una persona che si occupa dell’assistenza di anziani, malati e persone non autosufficienti; può anche svolgere le mansioni della colf qualora ve ne fosse necessità. La badante si occupa dell’assistenza della persona anziana a tutto tondo, l’aiuta a lavarsi, a cambiarsi, nei suoi spostamenti, accompagna l’anziano/a nelle sue commissioni o a fare passeggiate, va dal medico o in farmacia e molto spesso, in caso di persona non autosufficiente, si deve prendere cura anche della casa dell’anziano/a.

Solitamente le badanti vivono nella stessa casa della persona che accudiscono e forniscono anche un servizio di assistenza notturna per permettere all’anziano/a di vivere una vita più o meno normale in casa propria, senza dover ricorrere allo sgradito ospizio. Il lavoro della badante è per lo più praticato da donne straniere che provengono dall’Est Europa ma, dato l’evolversi dei tempi e l’attuale crisi lavorativa, anche molte italiane sono disposte a svolgere questo tipo di attività. Molte badanti, ancor oggi, lavorano in nero, anche se ormai risultano essere solo una parte minore, le restanti sono assunte con un regolare contratto di lavoro da parte di un’agenzia o da un servizio pubblico.

Una colf al lavoro mentre pulisce un ripiano della cucina
Colf: il termine deriverebbe da Collaboratrice Familiare. La colf si occupa essenzialmente di faccende domestiche come l’ordine, l’igiene e la pulizia

Colf

Il termine colf, nato dall’unione delle parole collaboratrice (o collaboratore) familiare, viene utilizzato, invece, per descrivere una tipologia di lavoratori che si occupano principalmente di faccende domestiche, ossia un’attività lavorativa prestata in modo diretto ed esclusivo al soddisfacimento delle esigenze familiari. Il lavoro della colf, o collaboratrice domestica, è quello di occuparsi delle faccende domestiche, riordinare, lavare, cucinare, collaborando dunque con la famiglia che l’ha assunta.

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La legge del 2 aprile del 1958 n° 339 tutela il rapporto di lavoro domestico e indica nell’art. 1 il significato di colf. Vengono indicati come colf tutti gli addetti ai servizi domestici che prestano la loro opera, continuativa e prevalente, di almeno 4 ore giornaliere presso lo stesso datore di lavoro, con retribuzione in denaro o in natura.

S’intendono per addetti ai servizi personali domestici i lavoratori di ambo i sessi che prestano a qualsiasi titolo la loro opera per il funzionamento della vita familiare, sia che si tratti di personale con qualifica specifica, sia che si tratti di personale adibito a mansioni generiche. Se le colf sono in regola hanno diritto alle ferie, al TFR, e vengono tutelate nei casi di malattia, infortunio e maternità. Nella maggioranza dei casi sono italiane, ma molte straniere provenienti da Paesi come la Romania, l’Ucraina, le Filippine e la Moldavia assumono l’incarico di colf nel nostro Paese.

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Stefano Moraschini

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