Riccardo Iacona pronto per la nuova stagione di Presa Diretta su Rai 3
La nuova stagione televisiva è ai nastri di partenza. Alcuni programmi cominceranno a fine Agosto per poi protrarsi durante l’autunno e i mesi invernali. Lunedì 30 agosto, in prima serata su Rai 3 sarà trasmesso “PresaDiretta”, il programma di informazione condotto da Riccardo Iacona.
Nella prossima stagione mi auguro che PresaDiretta continui ad essere strumento di conoscenza e approfondimento, che gli spettatori escano più ricchi dalle puntate. E’ una fase in cui se si conoscono le cose, a cominciare dalla pandemia, si ha meno paura. La paura è figlia dell’ignoranza.
Il programma, che si snoda in otto puntate, proverà ancora una volta ad affrontare con occhio critico le questioni del nostro tempo.
L’informazione in Italia ha un po’ smesso di fare quello che dovrebbe, è ancora troppo dipendente dall’agenda politica che decide cosa è importante o no. Non fa un racconto parallelo ed è una mancanza che da noi si sente moltissimo. Mi auguro che nascano tante PresaDiretta, come idea di giornalismo, per cogliere la profondità delle cose che succedono attorno.
Uno dei temi “cavalli di battaglia” di PresaDiretta è la transizione ecologica. Ma si parlerà anche di pandemia, in due puntate, e sui segreti che ancora circondano l’origine del Coronavirus a Wuhan.
Iacona è ottimista sul futuro della comunicazione nel nostro Paese.
La Rai è un animale strano, pur essendo legato alla politica è molto libero perché gode di autonomia editoriale. Nessuno mi dice cosa devo fare, nessuno entra nella mia bottega. La benzina più preziosa è la libertà, che si sostanzia nel prodotto. Dai nuovi vertici mi aspetto grande rispetto per il prodotto e che si faccia ancora di più, perché sono infinite le possibilità.
Riccardo Iacona ha poi spiegato:
Leggendo il curriculum dei nuovi vertici sono ottimista. Tutte le presentazioni sono state fatte in chiave tagli, come se la Rai fosse un’azienda in fallimento, ma non è così. L’importante è che non si tagli il prodotto perché altrimenti la Rai si indebolirebbe sul mercato, dove non c’è più solo Mediaset, ma anche i grandi player internazionali.