Chi ha inventato il labirinto?
Il labirinto è una struttura la cui conformazione rende difficile, per chi vi entra, trovare l’uscita. È costituito da un percorso complesso nel quale è estremamente difficile orientarsi.
Anticamente, il labirinto era solitamente un labirinto unicursale, detto anche labirinto classico, ovvero costituito da un unico percorso, al quale si accedeva da un’unica entrata e che conduceva al suo centro, nel quale l’uscita si trovava dopo aver percorso la strada a ritroso. Attualmente invece, il labirinto è inteso quasi sempre come labirinto multicursale, nel quale si può raggiungere il centro, e l’uscita, seguendo più di una strada, imbattendosi in bivi e vicoli ciechi.
Il labirinto di Cnosso
La mitologia greca narra che il primo labirinto fu quello costruito dal re Minosse sull’isola di Creta, vicino al palazzo reale di Cnosso, per riuscire ad imprigionare il Minotauro, suo figliastro, un essere mostruoso nato dall’unione della moglie di Minosse, Pasifae, con un toro bianco, inviato in dono al re da Poseidone, dio del mare. Minosse avrebbe dovuto sacrificare il toro in onore di Poseidone, ma non lo fece. Poseidone, per punirlo, fece in modo che nascesse il Minotauro, metà uomo e metà toro. A questo punto, Minosse ordinò a Dedalo, architetto di corte, di progettare e realizzare una costruzione dalla quale fosse impossibile fuggire. La costruzione aveva numerose stanze e gallerie, percorsi intricati che creavano confusione in chi li percorreva.
I labirinti moderni
Il labirinto moderno è spesso rappresentato da un giardino dai percorsi complessi e intricati, delimitati da alte e spesse siepi che impediscono la visuale oltre il sentiero che si sta percorrendo. I labirinti vegetali, suggestivi e ricchi di fascino, diventano luogo di svago dove perdersi è un divertimento.
Tra i labirinti moderni più famosi possiamo annoverare quello del videogioco Pac-Man oppure quello presente nel romanzo per ragazzi e nel relativo film “Harry Potter e il calice di fuoco“.