Jasmine Trinca: “Non volevo fare l’attrice, ma l’archeologa”, l’attrice si racconta in un libro
“Jasmine Trinca. Uno sguardo altro“, a cura di Federico Pommier Vincelli e Federico Pedroni. E’ questo il titolo del libro, quarto volume facente parte della collana editoriale “MoliseCinema” (Cosmo Iannone Editore), presentato durante la 19 esima edizione del Festival che si tiene ogni anno a Casacalenda (provincia di Campobasso).
Il volume, che è il risultato di una conversazione tra l’attrice Jasmine Trinca e i curatori della kermesse cinematografica, è un excursus tra aneddoti, retroscena, ricordi di film e riprese, considerazioni personali sui registi e sul ruolo interpretato nelle singole pellicole.
“Volevo fare l’archeologa, poi ho incontrato Nanni Moretti”, ha confidato la Trinca durante la presentazione del libro, svoltasi durante “MoliseCinema”.
Nel medesimo volume sono raccolte interviste ad altri attori e registi famosi, come Valeria Golino, Ferzan Ozpetek, Pierfrancesco Favino ed Elio Germano.
Tra gli argomenti affrontati nel libro c’è anche il ruolo delle donne nel cinema oggi (un tema che sta molto a cuore a Jasmine Trinca). “Le donne in fondo sono più abituate a mettersi in discussione. Lo sguardo al femminile sulla scrittura, la regia e la produzione è necessario, perché non c’è dubbio che porti a un racconto differente, a una narrazione “altra”. E questo è vero soprattutto rispetto ai ruoli femminili. Dalle scuole di cinema si esce sostanzialmente in numero pari, tra uomini e donne, ma poi non si arriva a un esordio paritario“, ha dichiarato l’attrice.