I fratelli Grimm
I fratelli Jacob e Wilhelm Grimm sono ricordati per la loro importante attività di linguisti nella loro patria, la Germania, e ricordati nel mondo soprattutto per aver raccolto e rielaborato numerose fiabe popolari tra le quali ve ne sono alcune famosissime, come “Biancaneve”, “Il gatto con gli stivali”, “Cenerentola”, “Hansel e Gretel”, “Il principe ranocchio”, “Cappuccetto Rosso”, “Raperonzolo”, “Il pifferaio di Hamelin”, “I musicanti di Brema”, “I tre porcellini”, “Il gatto con gli stivali”, “Pollicino” e “La bella e la bestia”.
Jacob Ludwig Karl Grimm nasce il 4 gennaio 1785 a Hanau, piccola città nei pressi di Francoforte; suo fratello Wilhelm Karl, invece, vede la luce un anno più tardi, il 24 febbraio 1786, sempre ad Hanau. Dopo aver frequentato il Ginnasio Friedrichs di Kassel, i due fratelli Grimm studiano legge presso l’Università di Marburgo, dove sono allievi, tra l’altro, di Friedrich Carl von Savigny, celebre giurista tedesco del quale diffondono e rielaborano gli studi di metodologia e il pensiero in materia di scienza giuridica.
Quindi, i Grimm si uniscono ad alcuni docenti dell’ateneo di Gottinga, e tra il 1837 e il 1841 danno vita a una protesta nei confronti della decisione del re Ernesto Augusto I di abrogare nello stato di Hannover la costituzione liberale. Il gruppo di protesta in Germania diventa noto con il nome de “I sette di Gottinga” (“Die Goettinger Sieben”): tutti e sette, però, vengono licenziati dai rispettivi incarichi universitari. Anche se alcuni di loro vengono addirittura deportati, “I sette di Gottinga” possono contare sul sostegno e sul favore delle accademie tedesche e dell’opinione pubblica.
Nel frattempo, i fratelli Grimm si dedicano all’attività letteraria, iniziata già negli anni Dieci del Secolo XIX: dopo aver elaborato e raccolto numerose fiabe appartenenti alla tradizione tedesca (su intuizione di Jacob, bibliotecario e professore di lettere), i due pubblicano anche diverse fiabe francesi. Le storie create dai due linguisti tedeschi non sono pensate per i bambini, come si può dedurre dall’ambientazione tenebrosa e oscura, e dalla quantità di particolari cruenti (spesso edulcorati e tagliati in seguito alla traduzione in lingua inglese della settima edizione, pubblicata nel 1857, delle loro raccolte).
Lupi, streghe, troll e goblin sono i protagonisti delle storie dei fratelli Grimm, tra foreste pericolose e fatti di sangue fin troppo terribili (secondo gli standard tipici della tradizione popolare germanica). Nelle loro fiabe, invece, mancano contenuti sessuali espliciti, a differenza di quello che accade nella maggior parte dei racconti favolistici del tempo. Le storie raccontate dai Grimm, secondo gli antropologi e gli psicologi moderni, non sono altro che rappresentazioni simboliche di sentimenti negativi come l’abuso dei genitori, la paura di essere abbandonati e lo sviluppo sessuale. Tra chi parla di rappresentazione dei miti freudiani, come Bruno Bettelheim nel volume “Il mondo incantato”, e chi vede un retaggio proveniente dalla tradizione alchemica, le opere dei Grimm costituiscono in ogni caso un patrimonio inestimabile in Germania e in Europa.
Ritenuti i padri del movimento democratico della Germania, i Grimm hanno contribuito a formare la cultura e l’opinione pubblica tedesca, ma anche la lingua. All’inizio dell’Ottocento, infatti, la Germania si compone di centinaia di piccole nazioni e principati, il cui minimo comun denominatore è rappresentato dalla lingua tedesca. Anche per questo motivo i fratelli Grimm decidono di trascrivere le fiabe con cui entrano in contatto o che ideano: per contribuire alla nascita di un’identità tedesca. Ciò viene reso possibile, tra l’altro, dalla realizzazione del “Deutsches Woerterbuch”, un dizionario tedesco poco noto al pubblico moderno ma che rappresenta una tappa fondamentale per la costituzione della lingua tedesca attuale.
Non è un caso che il dizionario dei Grimm, composto da trentatré volumi, venga ritenuto ancora oggi la più autorevole fonte e risorsa per l’etimologia delle parole tedesche. Jacob Grimm, in particolare, ha formulato in linguistica la legge relativa alla prima mutazione consonantica, chiamata appunto “legge di Grimm”.
Wilhelm Grimm muore nel 1859, mentre Jacob scompare nel 1863: i loro corpi vengono sepolti a Schonberg, un quartiere di Berlino, nel cimitero di St. Matthaeus Kirchoof.
Cavalieri dell’Ordine di Massimiliano per le Arti e per le Scienze e Cavalieri dell’Ordine Pour le Mérite, i fratelli Grimm hanno influenzato a tal punto la cultura moderna da vedersi dedicare un film (“I fratelli Grimm e l’incantevole strega”, titolo originale “The brothers Grimm”) uscito nel 2005, e una serie tv (chiamata semplicemente “Grimm”) di carattere fantasy con tinte poliziesche.