Dire no alla ‘ndrangheta: il film “Una femmina” di Francesco Costabile

Tratto dal libro inchiesta Fimmine Ribelli. Come le donne salveranno il paese dalla ‘ndrangheta” del giornalista Lirio Abbate, il film di Francesco Costabile, intitolato “Una femmina” racconta una storia di coraggio e ribellione appunto “al femminile”.

Quarta di copertina del libro “Fimmine Ribelli”, a cui il film “Una femmina” si ispira

Ambientata in un paesino della Calabria, dove spesso i legami familiari si intrecciano fortemente con quelli d’onore della malavita, la pellicola di Costabile (che esce domani, 17 febbraio, nelle sale italiane) si concentra su un personaggio femminile.

Rosa, la protagonista del film “Una femmina” interpretata da Lina Siciliano, incarna tutte le donne calabresi coraggiose e ferme nell’intento di dire no alla ‘ndrangheta.

Dopo essere venuta a conoscenza di una situazione che la riporta traumaticamente al passato e alla morte di sua madre, Rosa da vittima designata mette fuori tutto il coraggio di cui è capace e decide di vendicarsi “tradendo” la sua famiglia.

Il film non racconta un singolo episodio di cronaca, ma si concentra sulla storia di una donna che è l’insieme di tutte quelle donne che sono riuscite a spezzare i legami con i codici d’onore della malavita organizzata.

Una pellicola interessante, attuale e ricca di riflessioni. Sicuramente val la pena guardarla.

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Cristiana Lenoci

Cristiana Lenoci è laureata in Giurisprudenza e specializzata nel campo della mediazione civile. La sua grande passione è la scrittura. Ha maturato una discreta esperienza sul web e collabora per diversi siti. Ha anche frequentato un Master biennale in Giornalismo presso l'Università di Bari e l'Ordine dei Giornalisti di Puglia.

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