Ornella Vanoni, dal 24 febbraio il documentario “Senza Fine”: ritratto senza veli della cantante

Si può vivere la propria età in maniera serena, trasformando la vecchiaia in una stagione della vita altrettanto ricca di esperienze e creatività. Ornella Vanoni, classe 1934, ne è un esempio lampante. La cantante, di recente, ha dichiarato:

“Vivo una vecchiaia per niente angosciante. Intanto sono viva, poi mi sono liberata di tanti tabù che avevo, non ho paure, mi diverto”.

Nel documentario “Senza Fine”, diretto dalla regista Elisa Fuksas, emerge il ritratto di una donna coraggiosa, energica, ironica e a volte spudorata. Naturalmente anche talentuosa e creativa nel suo campo, la musica.

In un’intervista rilasciata all’ANSA la Vanoni ha detto, riferendosi al documentario in uscita al cinema il 24 Febbraio: “Ho avuto coraggio, mi mostro con il corpo alla mia età, mentre mi massaggiano la pelle in sfacelo, mentre in acqua mi rilasso. Non bisogna vergognarsi dei cambiamenti del corpo. Sono sempre stata una spudorata, una senza vergogna, una non formale, mi etichettavano così da giovane ed era vero“.

Il documentario è un incontro-scontro tra due donne:

  • la protagonista Ornella,
  • la regista Elisa.

Lo scenario è quello di Castrocaro, per la precisione le terme, dove la cantante decide di andare per rilassarsi e rimettersi in forma. La troupe la raggiunge per filmare le riprese e, nei momenti in cui la Vanoni è in vena di aprirsi e raccontare, si lascia andare alla narrazione di episodi della sua vita davvero particolari ed unici.

In questa fase della vita sento di avere ancora più libertà e coraggio, una specie di ammissione ad essere quello che sei visto che ora lo sai e per il mio corpo anziano provo grande tenerezza. Ma tutto questo non significa lasciarsi andare, io insomma non vorrei morire subito e quando mi viene l’ansia o mi capita di essere giù mi curo. Lo sa come? Con una cofana di pasta, molto meglio delle medicine”, ha dichiarato con ironia.

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La cantante ha rivelato di aver sofferto di depressione, ma di esserne uscita grazie alla “immensa voglia di vivere”.

Nel docu-film Ornella Vanoni confessa anche alcuni rimpianti della sua vita. “Un rimpianto è per il figlio non vissuto. Mi facevano lavorare, non potevo stargli dietro, partico continuamente, non l’ho cresciuto. Lui ha sofferto tantissimo, ed io pure. Adesso siamo tanto vicini però“, ha aggiunto l’artista, che attualmente però ha scelto di vivere da dola.

Tra confessioni intime e dichiarazioni d’amore (“Sono stata la prima donna di Gino Paoli”), il documentario è una finestra sul mondo dorato (ma non troppo) di una donna forte, ironica, che ha dato tanto alla musica italiana e che ha ancora tanto da dare agli altri, sia come persona che come artista.

La regista Fuksas ha detto di lei:

“C’è stata subito intimità, avevo davanti un mito e lo sentivo familiare. Quello che volevo fare in Senza Fine non era un ritratto, un’intervista ad Ornella, ma l’incontro tra due persone, me e lei, e usando pochissimo repertorio far scoprire al pubblico una Vanoni inedita così come la stavo scoprendo io”.

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Ornella Vanoni
Ornella Vanoni

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Cristiana Lenoci

Cristiana Lenoci è laureata in Giurisprudenza e specializzata nel campo della mediazione civile. La sua grande passione è la scrittura. Ha maturato una discreta esperienza sul web e collabora per diversi siti. Ha anche frequentato un Master biennale in Giornalismo presso l'Università di Bari e l'Ordine dei Giornalisti di Puglia.

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