Elton John, Goodbye Yellow Brick Road (1973)

Acclamato dalla critica come uno degli album che hanno segnato la storia della musica, l’album “Goodbye Yellow Brick Road” di Elton John, il nono per la precisione, viene pubblicato il 5 ottobre 1973, quando l’artista britannico è già al culmine della sua carriera. In realtà questo disco può essere considerato a tutti gli effetti un “concept album”, il cui titolo è una citazione ripresa dal famoso film “Il mago di Oz”.

Elton John, Goodbye Yellow Brick Road (1973)
Elton John, Goodbye Yellow Brick Road (1973)

I singoli brani si uniscono tra loro con una trama ben strutturata, e trattano di argomenti semplici della vita di tutti i giorni. All’interno dell’album è facile cogliere l’abilità compositiva e la genialità musicale di Elton John, la cui carriera negli anni Settanta è  già in rapida ascesa. Il progetto iniziale prevedeva di registrare il disco in Giamaica (come avevano fatto i Rolling Stones con il loro “Goat’s Head Soup”), poi per una serie di inconvenienti viene scelta la Francia, per la precisione lo Chateau D’Herouville. I lavori di registrazione terminano in soli quindici giorni.

I quattro singoli dell’album

Bennie & The Jets, Goodbye Yellow Brick Road, Saturday Night’s Alright (For Fighting), Candle in the wind. Questi sono i quattro singoli contenuti nell’album doppio di Elton John, insieme ad altri pezzi che contribuiscono a rendere questo disco uno più famosi nella storia del rock, come “All the Girls Love Alice”, “Tha Ballad of Danny Bailey”, “Harmony”, “Roy Rogers”.

Prendiamoli in considerazione singolarmente. “Bennie & The Jets” è un brano poco commerciale, dallo stile decisamente atipico. Nonostante questo, il pubblico lo apprezza molto, tanto che mantiene per parecchio tempo la prima posizione nella top ten americana. “Goodbye Yellow Brick Road” è tra i 500 migliori brani musicali di tutti i tempi (secondo la classifica stilata dalla rivista specializzata “Rolling Stone”). Si tratta di una melodia malinconica che affronta il tema del divario tra la fama esteriore e la ricerca di una felicità interiore. “Saturday Night’s Alright (For Fighting)” è un brano sferzante caratterizzato da un mix riuscitissimo di accordi di chitarra e pianoforte.

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Candle in the wind” è uno dei pezzi che raggiunge successo e popolarità ovunque, uno dei cavalli di battaglia di Elton John dal vivo; è un pezzo struggente, che Elton John dedica alla prematura scomparsa di Marilyn Monroe, e che ha come tema proprio la morte improvvisa di una celebrità all’apice della sua fama. Il brano, riproposto nel 1997 in occasione del funerale di Lady Diana (grande amica di Elton John), diventa il singolo più venduto nella storia della musica: le copie vendute sono più di 37 milioni.

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All the Girls Love Alice” è un tipico pezzo rock anni Settanta. “The Ballad of Danny Bailey” è invece un brano che riprende le tradizionali tonalità del vecchio West. “Harmony” è il pezzo che chiude il disco in maniera melodica, naturalmente l’argomento trattato è l’amore. “Roy Rogers” trae ispirazione da una serie americana, il brano riguarda un cowboy con il suo cavallo Trigger. La voce di Elton John viene magistralmente accompagnata dal pianoforte.

La traccia “Funeral for a Friend” è solo strumentale, ed è di apertura all’album. Dopo trenta anni dall’uscita dell’album, nel 2003 viene pubblicata una Deluxe Edition contenente due CD e un DVD. La produzione discografica di Elton John comprende vari generi: va dal pop rock al glam rock, al symphonic rock. Pare che sia riuscito a vendere ufficialmente più di 400 milioni di dischi, ma gli introiti maggiori provengono dai concerti, che il cantante britannico ha tenuto e tiene ancora in giro per il mondo. Artista dalla personalità estrosa ed eclettica, Elton John è stato insignito del titolo di “baronetto”.

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Cristiana Lenoci

Cristiana Lenoci è laureata in Giurisprudenza e specializzata nel campo della mediazione civile. La sua grande passione è la scrittura. Ha maturato una discreta esperienza sul web e collabora per diversi siti. Ha anche frequentato un Master biennale in Giornalismo presso l'Università di Bari e l'Ordine dei Giornalisti di Puglia.

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