Bella Ciao, storia e significato del testo della canzone

Ci sono canzoni che con il loro ritornello uniscono intere generazioni e, attraverso le loro note, riconducono a momenti storici particolari. Una canzone che ha alle spalle ben settant’anni di storia è “Bella Ciao”, che si usa da sempre canticchiare nelle piazze italiane il giorno del 25 aprile, festa della Liberazione dell’Italia dai nazi-fascisti.

Bella Ciao. Storia, significato e testo della canzone.

Bella Ciao: le origini storiche della canzone

Prima di tutto inquadriamo storicamente la nascita di questa canzone.

“Bella Ciao” è stata composta nell’anno 1943, durante il Secondo Conflitto Mondiale, quando i Partigiani si unirono nel movimento della Resistenza per liberare la Nazione dai Fascisti e Nazisti.

Il fascismo, con Benito Mussolini, era stato instaurato in Italia a partire dal 1925. In seguito, nel 1939 il Duce decise di schierarsi al fianco di Adolf Hitler, capo del partito nazista, durante la Seconda Guerra Mondiale.

Mussolini e Hitler
Mussolini e Hitler durante un incontro pubblico

Nel 1943, in Italia, vi erano due schieramenti contrapposti:

  • al Sud: i soldati americani e inglesi cominciarono a liberare i paesi dalle truppe tedesche e dai fascisti
  • al Nord: il Duce guidava la Repubblica sociale italiana, che raggruppava tutti i paesi italiani controllati dai Tedeschi.

In questo clima molto particolare alcuni italiani si riunirono in un Movimento di opposizione al Fascismo, che prese il nome di Resistenza.

Ogni partigiano appartenente al Movimento aveva un nome di battaglia, un compito preciso da svolgere e una brigata da condurre.

Nel mese di aprile del 1945, i partigiani organizzarono diversi attacchi nelle diverse città italiane. L’insurrezione generale proclamata dai Partigiani durò fino al mese successivo. Ma è dal 1946 che si decise di destinare una data precisa, il 25 aprile, al ricordo della Liberazione di Milano e Torino dall’occupazione straniera.

La canzone simbolo dei partigiani, composta proprio durante il periodo di massima espressione della Resistenza in Italia, fu Bella Ciao.

Alpini partigiani durante la celebrazione di una Festa della liberazione (25 aprile)
Foto: alpini partigiani durante la celebrazione di una Festa della liberazione (25 aprile)

L’autore del canto: ipotesi

Circa le origini precise di questo canto popolare italiano non vi è ancora certezza, né tanto meno si conosce l’identità del suo autore.

Alcuni notano nella musicalità del canto una certa influenza dei canti di lavoro delle mondine che lavoravano nei campi del Nord Italia.

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Per altri studiosi e storici della canzone italiana, in “Bella Ciao” si ritrovano suggestioni del Cinquecento francese.

Poi vi è chi considera precursore della nota canzone partigiana il brano “Fior di tomba” del Nord Italia, con alcune varianti.

Le parole del testo di Bella Ciao

Stamattina mi son svegliato
oh bella ciao, bella ciao, bella ciao, ciao, ciao,
Stamattina mi son svegliato
e ho trovato l’invasor.

Oh partigiano, portami via
[…]
che mi sento di morir.

Così inizia il celebre testo del canto popolare.
Per il testo completo vi rimandiamo al link seguente:

Bella ciao, testo completo

Significato delle parole e del testo di Bella Ciao

Leggendo il testo del brano, balzano subito agli occhi parole di libertà, di lotta contro ogni estremismo e dittatura. Il contenuto della canzone, diventato simbolo della lotta della Resistenza in Italia, è avulso da ogni specifico riferimento politico o religioso.

Le parole enunciano piuttosto principi e valori universali in cui tutti, a prescindere da qualsiasi momento storico, si possono identificare.

E’ quindi sbagliato etichettare questo brano come “di sinistra” o comunista, perché una canzone come Bella Ciao si rivolge a tutti con la medesima intensità e pathos.

L’invasor di cui si parla dal principio può essere identificato con qualsiasi invasore, in qualsiasi momento storico.

Proprio per la sua capacità di comunicare principi universali e ideali di libertà assoluti, “Bella Ciao” è stata ed è ancora una delle canzoni popolari più conosciute e tradotte in tutto il mondo.

Nel 2017 il canto è stato protagonista ne “La casa di carta” – serie tv spagnola di grande successo internazionale e distribuita in Italia da Netflix.

La casa di carta: due dei protagonisti cantano assieme Bella ciao

Bella ciao appare alla fine della 2ª parte della 1ª stagione della serie, e ricopre un ruolo simbolico molto importante nella trama.

Della canzone sono state realizzate molte versioni e cover, alcune piuttosto famose, come quella del gruppo Modena City Ramblers.

“Bella ciao” nel 2019 è diventato l’inno dei “Fridays for Future”, il movimento internazionale di protesta che ha come celebre esponente Greta Thunberg. Il movimento rese virale un video del 2012 in cui bambini belgi trasformarono Bella ciao in un inno per l’ambiente.

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Cristiana Lenoci

Cristiana Lenoci è laureata in Giurisprudenza e specializzata nel campo della mediazione civile. La sua grande passione è la scrittura. Ha maturato una discreta esperienza sul web e collabora per diversi siti. Ha anche frequentato un Master biennale in Giornalismo presso l'Università di Bari e l'Ordine dei Giornalisti di Puglia.

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