Alessandro Borghese: “Non riesco a trovare personale nel mio ristorante”
La pandemia ha cambiato anche il mondo del lavoro, e quello della ristorazione in particolare? Secondo lo chef pluristellato Alessandro Borghese sembrerebbe proprio di sì, e non certo in meglio.
“Con le chiusure tante persone hanno avuto la possibilità di stare in famiglia. E hanno cambiato mestiere per avere più tempo. Prima del Covid c’era la fila di ragazzi fuori dai ristoranti, oggi non si vuole più fare questo lavoro”, ha spiegato lo chef e conduttore del programma tv “4 ristoranti”.
Al “Corriere della Sera” Borghese ha lasciato trapelare una situazione davvero drammatica per la ristorazione italiana: si sta infatti verificando una vera e propria “fuga dai ristoranti” da parte del personale che lavora in cucina e in sala.
Sono alla perenne ricerca di collaboratori: vorrei tenere aperto un giorno in più, il martedì, e aggiungere il pranzo anche in settimana. Ma fatico a trovare nuovi profili, sia per la cucina che per la sala. La mia generazione è cresciuta lavorando a ritmi pazzeschi, oggi è cambiata la mentalità: chi si affaccia a questa professione vuole garanzie. Stipendi più alti, turni regolamentati, percorsi di crescita. In cambio del sacrificio di tempo, i giovani chiedono certezze e gratificazioni. In effetti prima questo mestiere era sottopagato: oggi i ragazzi non lo accettano.
La penuria di personale è un problema che naturalmente incide sulla produttività del lavoro. “Il mio ristorante era attivo sette giorni su sette pre-pandemia, adesso cinque. Non si riesce a lavorare come potremmo. Tornano le liste d’attesa nelle prenotazioni ma bisogna rinunciare a delle opportunità perché mancano le risorse“, ha dichiarato il noto chef e conduttore televisivo.
- Avevamo intervistato lo chef nel 2012 => l’intervista ad Alessandro Borghese