Yin e Yang: qual è il loro significato?

Il concetto di Yin e Yang è molto antico e sta alla base della filosofia e del pensiero cinese; costituisce il simbolo della dualità esistente in ogni elemento di cui è composto l’Universo: due entità opposte e complementari che formano la totalità. Questa concezione è presente nel Taoismo, sistema filosofico e mistico, successivamente diventato religione, fondato sugli insegnamenti del filosofo Laozi, e nel Confucianesimo, sviluppato dagli insegnamenti del filosofo Confucio.

Simbolo Yin e Yang
Simbolo dello Yin e Yang

Principi

Tutto il Cosmo si basa sui due principi opposti Yin e Yang: l’uno non può esistere senza l’altro, come la notte non può esistere senza il giorno e viceversa, sono cioè interdipendenti. Nessun elemento dell’Universo può essere solo completamente Yin o solo completamente Yang. Ognuno dei due elementi contiene il seme del proprio opposto, come ogni donna porta dentro di sé una parte maschile, e ogni uomo una parte femminile. Sono tra loro complementari, aumentano e diminuiscono, si alimentano a vicenda per essere in equilibrio. Possono però verificarsi degli sbilanciamenti, che sono quattro: eccesso di Yin, eccesso di Yang, insufficienza di Yin, insufficienza di Yang. L’azione complementare e alternata dello Yin e dello Yang muove ogni cosa nell’Universo, operando nel Tempo e nello Spazio, costituendo il microcosmo e macrocosmo. Dalle interazioni dello Yin e dello Yang nascono il movimento e la vita nell’Universo. Yin e Yang sono i due principi che mantengono l’ordine naturale del Tao, il flusso vitale che scorre incessantemente attraverso tutto il Cosmo, e che ha dato origine a tutto.

Elementi della dualità

Gli ideogrammi con cui sono scritti Yin e Yang, possono essere tradotti come “il lato in ombra della collina” per lo Yin e “il lato soleggiato della collina” per lo Yang. La tradizione attribuisce allo Yin la natura femminile, la Luna, il buio, la notte, il freddo, la passività, l’inerzia, la debolezza, il negativo, l’inverno e l’autunno, l’umido, il nascosto, l’introversione, il basso, la terra, l’acqua, il vuoto, le energie distruttrici, l’ovest; è rappresentato dal colore nero. Allo Yang invece, viene attribuita la natura maschile, il Sole, la luce, il giorno, il caldo, l’attività, il movimento, la forza, il positivo, l’estate e la primavera, il secco, il manifesto, l’estroversione, l’alto, il cielo, il fuoco, il pieno, le energie vivificanti, l’est; è rappresentato dal colore bianco. È importante precisare che Yin e Yang non hanno alcun significato morale tra buono e cattivo.

Yin e Yang
Yin e Yang: acqua e fuoco

Origine

Il concetto di Yin e Yang è antichissimo ed i filosofi cinesi se ne avvalevano per spiegare l’origine del Cosmo. Prima della creazione dell’Universo, esisteva il nulla, chiamato Wu-Chi, che letteralmente significa “assenza di differenziazioni”, “assenza di poli”. Le due polarità dello Yin e dello Yang si sarebbero originate dal Wu-Chi, il nulla, dando origine al Tai-Chi, la prima forza dell’Universo, la Suprema Polarità.

Wu Chi
Dal Wu-Chi, il nulla, si sono originati lo Yin e lo Yang, dando origine al Tai-Chi, la Suprema Polarità

Simbolo

I principi dello Yin e Yang sono espressi efficacemente nel simbolo bicolore denominato T’ai Chi Tu, il diagramma Taiji. Osservandolo, si può notare la particolare suddivisione in due parti uguali, simmetricamente opposte mediante una curva a forma di S verticale. La parte nera corrisponde allo Yin, quella bianca allo Yang e la loro uguaglianza simboleggia l’armonia tra le due componenti. Questa particolare raffigurazione fa in modo che i perimetri di Yin e Yang siano uguali al perimetro dell’intera circonferenza. Chiamati anche “i due pesci Yin e Yang“, ogni loro parte presenta un pallino rotondo, che raffigura il seme del principio opposto: la parte bianca, Yang, contiene un seme Yin, nero, mentre la parte nera, Yin, contiene un seme Yang, bianco. Questo raffigura il concetto del loro alternarsi e compenetrarsi. Il T’ai Chi Tu va immaginato in continuo movimento circolare, che raffigura la continua evoluzione.

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Ciclicità della natura

Il significato di Yin e Yang si manifesta nella natura che ci circonda. I giorni e le notti si alternano gradualmente, ovvero lo Yang, la luce, aumenta con il progredire delle ore diurne per poi diminuire con il tramonto, mentre lo Yin, il buio, aumenta; al mattino la luce dello Yang penetra nel buio dello Yin, che alla sera avvolge la luce nelle sue tenebre. Yin e Yang non si escludono, ma è il loro rapporto reciproco che si modifica.

Yin e Yang
Yin e Yang: notte e giorno

Nello stesso modo, le stagioni nel corso dell’anno. All’equinozio di primavera, il giorno e la notte sono equilibrati; con il passare dei mesi, i giorni si allungano, lo Yang, la luce, inizia ad aumentare fino a raggiungere il suo culmine al solstizio d’estate. Poi i giorni si fanno via via più brevi e la luce, Yang, diminuisce finché, all’equinozio d’autunno, il giorno e la notte si equilibrano di nuovo. Ora è lo Yin, il buio, a predominare, fino al suo culmine al solstizio d’inverno. Man mano che avanzano i mesi il buio diminuisce sempre più e la luce aumenta, per arrivare nuovamente in equilibrio al successivo equinozio di primavera. Anche nel processo della respirazione, l’inspirazione chiama l’espirazione; nel ciclo cardiaco, la sistole, la fase di contrazione del cuore, è seguita dalla diastole, la fase di rilassamento del muscolo cardiaco. La ciclicità dei due principi è la spiegazione di tutti i fenomeni naturali. Yin e Yang sono la dualità motrice della meccanica cosmica e il microcosmo umano corrisponde al macrocosmo.

Applicazione dei principi in altri contesti

La concezione dello Yin e Yang è applicata in altri ambiti, come nella medicina tradizionale cinese, in cui la malattia è vista come una rottura o un’alterazione dell’equilibrio e dell’armonia dei due elementi, dei quali ogni essere umano è portatore; la loro conservazione in equilibrio garantisce il benessere psicofisico. Anche le arti marziali cinesi si riallacciano ai principi Yin e Yang, come anche la divinazione dell’I Ching, Il libro dei mutamenti, un’opera antichissima utilizzata a livello popolare per predire il futuro, mentre dagli studiosi per analizzare aspetti filosofici e matematici.

Sentenze I Ching
Manoscritto su seta del 3° secolo a.C., che riporta il testo delle sentenze dell’I Ching, ritrovato nel 1973 in uno scavo archeologico a Mawangdui (Cina)

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