Vaso di nasturzi e La Danza (opera di Henri Matisse)
“Vaso di nasturzi e La Danza” è un’opera di Henri Matisse realizzata nel 1912. Si tratta di un olio su tela di centimetri 190,5 x 114 custodito presso il Museo Puskin di Mosca.
Vaso di nasturzi e La Danza: il quadro
Su uno sfondo blu viene realizzato un particolare della danza: le danzatrici ruotano attorno a un vaso di fiori posato su un tavolo ligneo a tre piedi. In primo piano, si vede anche la sagoma di una sedia. Il movimento delle danzatrici è collegato a quello dei fiori, che scendono sinuosi dal vaso, come se accompagnassero il ritmo della danza.
L’opera fa sì che si realizzi un quadro nel quadro, tema dell’arte nell’arte, che non è nuovo: viene utilizzato infatti sin dal Quattrocento in Europa e messo in pratica anche dai pittori francesi dell’Ottocento. Matisse lo utilizza spesso nelle sue opere, in cui rimanda appunto ad altri quadri; lo fa in particolare nei dipinti con l’atelier e con la natura morta. “Oggetto della pittura non è più descrivere la storia” diceva nel 1909 “poiché la si trova nei libri. Noi ne abbiamo un concetto più alto. Con la pittura l’artista esprime le proprie visioni interiori”, sottolineava Matisse. L’artista si serviva del colore “come mezzo per esprimere la mia emozione e non per riprodurre la natura”; in contemporanea si serve di una linea semplificata.
Nel 1910 l’artista francese realizzò “La Danza“, un quadro in cui è facile percepire le similitudini delle figure in movimento.
“Vaso di nasturzi e La Danza” è una veduta dello studio di Matisse a Issy-les-Moulineaux, che si trova nella regione sud-occidentale di Parigi, tela dipinta dall’artista dopo un prolungato soggiorno in Marocco. È in questo periodo che Matisse orienta la sua arte in una ricerca formale cromatica e spaziale, diventando il promotore dello stile Fauve – Espressionista. Le immagini sono rappresentate da contorni lineari ben definiti, dai colori estremamente vivaci. La tecnica di Matisse si rifà a stesure “aplat” e al puntinato.
Tutto viene rappresentato sullo stesso piano, trasformando l’opera in una superficie con diversi motivi decorativi; ciò nonostante mantiene il suo stile lontano dall’arte astratta. Le sue opere esprimono la “gioia di vivere”, una costante in tutta la produzione dell’artista. Tutte caratteristiche che fanno di uno dei padri del Modernismo del XX secolo, un personaggio predominante del suo tempo.