Tendenze, impazza la “social farming”: ecco in cosa consiste

Cos’è la social farming?

Se prima si adottavano cani, gatti o altri animali domestici per toglierli dalla strada o dai canili/gattili e dargli la possibilità di una nuova vita,  oggi la tendenza è cambiata. Da Nord a Sud dell’Italia è in voga l’abitudine di procedere all’adozione di asini, mucche, pecore, galline, e altri animali della fattoria. Si chiama “social farming”, ed è il nuovo trend che consiste di adottare animali che solitamente vivono nelle aziende agricole e seguirne la crescita in vari modi, attraverso visite periodiche o anche telematicamente.

Lo scopo del social farming è principalmente quello di supportare le aziende agricole più bisognose, quelle a conduzione familiare, e di aiutare lo sviluppo di piccoli allevamenti che siano per questo “sostenibili”.

Alcune aziende consentono di adottare una mucca, ricevendo in cambio prodotti caseari come burro, formaggio e caciotte.

In provincia di Cagliari un’azienda offre a coloro che adottano una pecora 20 chili di formaggio ed un manufatto realizzato con la lana dell’animale.

Tra gli animali adottabili ci sono anche le galline: in provincia di Venezia, ad esempio, c’è un’azienda agricola che possiede alcune specie di galline protette. Fornendo un contributo di 20 euro si possono avere 30 uova biologiche.

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Cristiana Lenoci

Cristiana Lenoci è laureata in Giurisprudenza e specializzata nel campo della mediazione civile. La sua grande passione è la scrittura. Ha maturato una discreta esperienza sul web e collabora per diversi siti. Ha anche frequentato un Master biennale in Giornalismo presso l'Università di Bari e l'Ordine dei Giornalisti di Puglia.

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