Samuele Bersani in tour dopo il Premio Tenco: ecco cosa ha detto in un’intervista
Con l’album intitolato “Cinema Samuele” il cantautore riminese Samuele Bersani è tornato sulla scena musicale. Dopo aver conquistato il premio come miglior disco nel prestigioso concorso canoro dedicato a Luigi Tenco, oggi sta portando la sua musica in giro per lo Stivale. Ieri, 30 luglio, ha tenuto un concerto a Caserta, sul Belvedere di San Leucio.
Il cantautore racconta sui social con grande entusiasmo ogni tappa del suo tour, in modo da tenere sempre aggiornati i numerosi follower.
In una recente intervista rilasciata a “Fanpage”, Bersani ha rivelato di aver scritto e realizzato il suo ultimo album dopo aver ricevuto una forte delusione d’amore. “La musica è sempre un antidoto. Non saprei spiegarlo a parole, faccio questo lavoro perché è l’unico modo attraverso cui riesca concretamente ad esprimermi. Le canzoni sono anche un modo per “impararmi”, ma non è che sia sempre io il centro assoluto di ciò che scrivo. Sono uno strumento per guardare fuori, immaginare dove vanno a finire quelle persone che seguo per strada per un po’ e poi perdo. Lì scatta la mia immaginazione che mi fa scrivere di loro”, ha dichiarato.
Non è la prima volta che succede: spesso il dolore, la sofferenza, hanno aiutato il cantautore ad esternare emozioni e sentimenti attraverso parole e musica. “Giudizi Universali non è nata da un momento felice e anche Canzone, scritta per Lucio Dalla, arrivò perché una mi aveva lasciato. Certe cose fanno parte della vita, a volte si è pugnalati, in altre si può inciampare in un tradimento come è successo anche a me, e certe cose si provano a raccontare attraverso il mezzo che si possiede”, ha rivelato Bersani.
Samuele Bersani ha poi commentato il traguardo dei suoi 50 anni, ricordando i suoi esordi sulla scena musicale: “Io ho iniziato a 22 anni, quando sei un ragazzino c’è tanto istinto e incoscienza, che forse è un po’ la polverina magica che fa volare le cose. Io sono convinto che nella vita ci si vada un po’ a complicare e a sto giro, per me, trovare la via d’uscita dal labirinto è stato un po’ più complesso. In passato mi era già successo di impantanarmi e quando accade, a meno che tu agisca per ripetizione di schemi, vai a cercare una parte di te che non conosci. Anche con la musica succede la stessa cosa“.