racconti
ho letto due libri di racconti.
la solitudine del maratoneta – beat, 2012 è il primo. e no, non l’ho preso per il titolo, l’ho preso perché ero curiosa di leggere qualcosa di alansillitoe.
che poi maratoneta, il regazzino del racconto corre 8chilometri. ho controllato la versione originale, si chiama the loneliness of the long distance runner e boh, va bene così.
i racconti sono ambientati poco prima della seconda guerra mondiale in contesti operai e sono racconti veri e workin’ class e un po’ pure fuck the system e gli iron maiden comunque ci han fatto una canzone, dal racconto che dà il titolo al libro. pure altri, ma non è carino se copio tutta wikipedia.
poi il libraio che imbrogliò l’inghilterra – guanda, 2009.
strano, ma sempre bellissimo, trovare qualcosa di roalddahl di non ancora letto. dahl è un po’ il mio padre spirituale, non fosse che di spirituale io non ho proprio nulla. ci son cresciuta, amo i suoi libri per bambini e i racconti molto grotteschi per adulti. questo racconto, seguito da lo scrittore automatico, sono come suo solito pungenti e divertenti e un po’ surreali a volte e niente, io a roald vorrei abbracciarlo fortissimo ogni giorno.