Bacco (quadro di Leonardo)
Tra le opere più rappresentative di Leonardo da Vinci troviamo il celebre “Bacco”. Si tratta di un’opera a olio su tavola e trasportata poi su tela, delle dimensioni 177 cm x 115 cm. L’opera fu realizzata dall’artista tra il 1510 e il 1515 ed attualmente è conservata nel museo Louvre di Parigi.
Bacco: breve analisi del quadro
Questo dipinto appartiene alla fase artistica più matura del pittore. Leonardo si ispira a San Giovanni Battista nel deserto che effettua il gesto tipico di indicare la croce in quanto precursore di Cristo. Il dipinto viene realizzato in un momento imprecisato, durante la permanenza di Leonardo presso la corte francese. In questo caso, il soggetto, Giovanni Battista, viene trasformato in Bacco. Il protagonista del quadro presenta una posa articolata e alquanto complessa.
Al periodo compreso tra il 1508 e il 1513 risale invece l’altra opera di Leonardo, intitolata proprio “San Giovanni Battista“.
Bacco: storia del quadro
Nell’opera viene rappresentato un giovane uomo seminudo seduto su una roccia e da sfondo, dietro le sue spalle, si nota un promontorio ricoperto di alberi nodosi sulla sommità. L’uomo ha le gambe accavallate ed è vestito solo da un perizoma di pelliccia che gli avvolge anche il gomito destro.
L’attenzione si focalizza sulla sua figura, che tiene saldamente, con il braccio sinistro, un bastone e con la mano destra lo indica, mentre rivolge all’osservatore uno sguardo espressivo e fortemente intenso. Lo sguardo è diretto e colpisce sicuramente l’attenzione di colui che ammira l’opera.
Leonardo, in questo dipinto, utilizza la tecnica dello sfumato, che rappresenta il superamento del naturalismo prospettico tipico della pittura del Quattrocento; l’artista esprime una vasta gamma di stati d’animo e di espressioni spirituali ottenute con l’inserimento di figure nel paesaggio. Il lavoro di Leonardo lascia un’impronta fondamentale nell’arte del Rinascimento italiano ed europeo, poiché fu ammirato e studiato dai più grandi artisti di quel tempo.
L’ideazione della composizione e la relativa resa cromatica e chiaroscurale è attribuita con certezza a Leonardo da Vinci, che però probabilmente per la stesura pittorica del quadro “Bacco” si sarebbe affidato alla mano di alcuni sui allievi e seguaci. Per questo l’autenticità dell’opera è da sempre oggetto di valutazioni contrastanti da parte di studiosi dell’epoca.
Ma resta il fatto che quest’opera originale, complessa e carica di spiritualità, per molti studiosi è sicuramente frutto della sua genialità artistica. Infatti, Charles de Tolnay ribadisce che esiste un disegno di San Giovanni con una postura simile che si trova nel Museo del Sacro Monte di Varese.
Successivamente, nel periodo che va dal 1683 ed il 1695, vennero apportate delle significative modifiche all’opera leonardesca. In quest’occasione, infatti vennero aggiunte delle foglie di vite, del tirso e forse la pelle di pantera al posto della pelliccia in pelo di cammello tipica del santo eremita e venne inoltre modificata la capigliatura e la stessa corona di pampini.