La vera storia degli scienziati e delle spie che sabotarono la bomba atomica nazista: la brigata dei bastardi

Una brigata di bastardi ci ha salvato dall’oscurità

Recensione e trama del libro La brigata dei bastardi, di Sam Kean.

La brigata dei bastardi, copertina del libro
La brigata dei bastardi, copertina del libro

Il 7 maggio del 1945 a Reims, in Francia, presso il Quartier generale supremo della forza di spedizione alleata, gli alti rappresentanti dell’esercito tedesco firmarono l’armistizio che pose fine alla Seconda guerra mondiale. La Germania si arrendeva circondata da macerie che l’avrebbero segnata per sempre.

Se i tedeschi avessero scoperto la bomba atomica sarebbe finita così?

Alcuni libri e film, anche di buona qualità, ci mostrano come sarebbe stato un futuro distopico in cui il nazismo hitleriano trionfa e la sua ideologia cambia per sempre gli equilibri mondiali. Può essere divertente o stimolante ipotizzare una storia al rovescio ma esistono eventi ancora più interessanti che hanno davvero impedito che la Storia prendesse una piega infausta.

Uno di questi eventi è la battaglia frammentata che molte persone combatterono nell’ombra per impedire che il nazismo si impadronisse della bomba atomica.

L’autore: Sam Kean

A raccontare questa storia è uno scrittore e scienziato appassionato di fisica: Sam Kean, che ha scritto un saggio brillante, corposo e dai diversi piani di lettura: La brigata dei bastardi. La vera storia degli scienziati e delle spie che sabotarono la bomba atomica nazista, pubblicato da Adelphi (giugno 2022).

Sam Kean
Sam Kean

Kean racconta una storia complicata ma avvincente, ricca di stimoli ma frammentata in diversi rivoli narrativi, perché coloro che cercarono di impedire ai tedeschi di costruire la bomba atomica non sempre si muovevano in modo coerente e coordinato. E, infatti, uno degli aspetti più interessanti di questo saggio sono i personaggi che hanno combattuto per impedire che i tedeschi ottenessero le informazioni necessarie a costruire la bomba.

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I personaggi

Troviamo il campione di baseball, poliglotta e affascinato dalla politica che entra nello spionaggio dopo una bella carriera sportiva, leggiamo di scienziati pittoreschi che raccolgono informazioni decisive, generali che nel buio dei loro uffici manovrano per rapire scienziati, politici che non sanno cosa stanno facendo ma le loro azioni incidono sul rallentamento o sull’accelerazione di una scoperta epocale, la fusione dell’uranio e la sua conseguenza per le armi atomiche; e soprattutto leggiamo di scienziati alle prese con informazioni fondamentali per il destino dell’umanità che lavorano e arrivano a soluzioni che a volte nascondono altre soluzioni e altre infinite possibilità.

In questo poliedrico contesto scopriamo le lotte dei servizi segreti per distruggere l’impianto di acqua pesante grazie alla quale i tedeschi raffreddano l’uranio e troviamo mille indizi su persone scomparse, assassinate, dimenticate che hanno contribuito ad una delle vicende più interessanti della Seconda guerra mondiale.

Un libro che contiene libri

Poi c’è un altro piano di lettura del libro, grazie al quale capiamo come la scienza ci abbia portato sull’orlo del baratro e quali scoperte comportino altre scoperte in un universo interessante, infinito e pericolosissimo; a questo proposito la vicenda della famiglia Curie e delle loro scoperte è raccontato magistralmente.

Insomma, ci troviamo difronte ad un libro che ne contiene altri e che ci apre nuove e interessanti visioni e punti di vista sulla seconda guerra mondiale, la scienza, lo spionaggio militare e il modo in cui si può raccontare dei fatti complicati  in modo avvincente.

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Fulvio Caporale

Fulvio Caporale è nato a Padova e vive a Milano. Laureato in Scienze Politiche svolge la professione di consulente editoriale e pubblicitario. Collabora con case editrici e giornali cartacei e online occupandosi di libri, arte ed eventi culturali. Ha tradotto testi letterari e tecnici dallo spagnolo, dal portoghese, dall'inglese e dal catalano.

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