Le grandi bagnanti, analisi dell’opera di Paul Cézanne

Le grandi bagnanti di Paul Cézanne è l’opera ritenuta il suo capolavoro assoluto. Quest’opera che vede protagoniste della scena rappresentata delle donne, fa parte di una collezione, che prende il nome “Bagnanti”. Le opere che appartengono a questa serie sono 4, custodite presso musei prestigiosi, tra cui il Museum of Modern Art di New York e la National Gallery di Londra. Il quadro che andiamo ad analizzare in questo articolo, Les Grandes Baigneuses (titolo originale francese), è stato realizzato da Cézanne tra il 1898 e il 1905 ed è custodito presso il Philadelphia Museum of Art, di Filadelfia, negli Stati Uniti d’America.

Le grandi bagnanti: la scelta rivoluzionaria di Cézanne

Cézanne azzarda una scelta nel rappresentare le donne nude. Una scelta che rappresenta una sfida abbandonando le tendenze artistiche del suo tempo, con lo scopo di dar vita ad un’arte che sarebbe durata per sempre.

Grandi Bagnanti, Les Grandes Baigneuses, Large Bathers picture quadro Cezanne
Le grandi bagnanti (Les Grandes Baigneuses, The Large Bathers)

Dimensioni del quadro

Questa opera del pittore francese ha dimensioni notevoli: misura 210,5 x 250,8 centimetri.

E’ la tela più grande mai dipinta da Cézanne.

La tecnica utilizzata

Proprio come gli artisti Tiziano e Rubens, Cézanne decide di dipingere le bagnanti omaggiando appunto questi grandi maestri del passato, che hanno realizzato diverse opere che rappresentano le bagnanti. Quindi torniamo a Cézanne che sceglie le bagnanti protagoniste del dipinto, che realizza dipingendole con un forte spessore e che le inserisce nella composizione in modo geometricamente perfetto.

Il quadro è caratterizzato da una forte luminosità, merito del colore posto diverse volte sulla tela.

LEGGI ANCHE  Gioia di vivere (Joie de vivre, quadro famoso di Matisse)

Anche altri artisti, come ad esempio Picasso prese spunto dal messaggio lanciato dal collega pittore, per realizzare nello stesso periodo e con una tecnica simile, un capolavoro. Si tratta dell’opera intitolata Les Demoiselles d’Avignon, anch’esso un dipinto di grandi dimensioni che abbiamo analizzato in precedenza in un altro articolo.

Les Demoiselles d’Avignon
Les Demoiselles d’Avignon (Picasso, 1907)

Il tema delle bagnanti, grazie all’influenza di questo quadro di Paul Cézanne, sarà poi ripreso anche da altri pittori come Henry Spencer Moore, Georges Braque e Henri Matisse.

Le tre opere con tema i bagnanti

Come anticipato all’inizio dell’articolo, il pittore francese verso la fine della sua vita, decide di realizzare tre grandi gruppi di bagnanti. Così, oltre all’opera custodita presso la National Gallery, ne dipinge due che si trovano negli Stati Uniti – di cui quella oggetto di questo articolo è la più importante.

Ne esiste un’altra realizzata nel 1890, in un periodo differente, conservata a Parigi, presso il Museo d’Orsay.

Bagnanti (1890, Cézanne) – quadro esposto presso il Musée d'Orsay a Parigi
Bagnanti (1890, Cézanne) – quadro esposto presso il Musée d’Orsay a Parigi

L’artista alle tre opere su citate, lavora contemporaneamente. E’ un lavoro che occupa gli ultimi suoi sette anni di vita. Poi il pittore francese muore nel 1906 per una congestione polmonare.

Ciò che caratterizza le bagnanti in tutte e tre le opere è che le donne rappresentano delle creature anonime, che sono prive di espressione o di soggettività. Il pittore è infatti interessato alla loro essenza più che all’individualità.

Grandi Bagnanti Cézanne - dettaglio centrale del quadro
Il dettaglio centrale del quadro

Breve analisi dell’opera

Le bagnanti dipinte da Cézanne sono molto semplici e dipinte grossolanamente. Sono creature robuste, non aggraziate, goffe, ritratte nude sulla riva del fiume.

Sono prive di erotismo.

Ma ne Le grandi bagnanti l’artista esprime un ideale di perfetta armonia tra uomo e natura.

Privandole della loro individualità, l’artista ha reso le bagnanti eterne.

Ci siamo impegnati per scrivere questo articolo. Speriamo ti sia piaciuto. Se ti è stato utile, lascia un messaggio in fondo.

Avatar photo

Serena Marotta

Serena Marotta è nata a Palermo il 25 marzo 1976. "Ciao, Ibtisam! Il caso Ilaria Alpi" è il suo primo libro. È giornalista pubblicista, laureata in Giornalismo. Ha collaborato con il Giornale di Sicilia e con La Repubblica, ha curato vari uffici stampa, tra cui quello di una casa editrice, di due associazioni, una di salute e l'altra di musica, scrive per diversi quotidiani online ed è direttore responsabile del giornale online radiooff.org. Appassionata di canto e di fotografia, è innamorata della sua città: Palermo.

Speriamo questo articolo ti sia servito. Noi ci siamo impegnati. Lascia un commento, per favore: