Bagnanti, quadro di Paul Cézanne

Un gruppo di persone nude viste di schiena, un paesaggio naturale, rappresentato mentre fa il bagno: si intitola “Bagnanti” ed è un’opera realizzata da Paul Cézanne nel 1890 circa. Una tela ad olio custodita presso il Musée d’Orsay, a Parigi.

Bagnanti Cézanne quadro dipinto Bathers Baigneurs
Il quadro Bagnanti (Baigneurs, Bathers) dipinto da Paul Cézanne nel 1890 – Museo d’Orsay, Parigi

Il tema dei bagnanti si trova spesso nella produzione dell’artista francese, nato ad Aix en Provence (Francia) il 19 gennaio 1839. Se ne contano oltre duecento con questo tema! Le persone al bagno sono state rappresentate sempre più spesso a partire dagli anni Settanta dell’Ottocento.

L’obiettivo di Cézanne è quello di creare un tutt’uno, di integrare appunto, la figura umana nel paesaggio. Come? Con i bagnanti, soggetto che meglio esprime il concetto dell’artista. Vediamo insieme l’analisi di questo quadro.

Bagnanti di Cézanne, analisi del dipinto

I personaggi, in questa tela, prendono quasi tutto lo spazio, assumendo varie pose, visti perlopiù di schiena. I corpi assumono una funzione architettonica: non dimentichiamo infatti che il pittore tende ad esaltare, attraverso il colore, le volumetrie della forma.

Infatti le due figure portanti scelte da Paul Cézanne sono la donna e l’uomo, quasi ad assumere nell’opera le due colonne della struttura. È attorno a queste due figure centrali che il pittore francese sviluppa il dipinto.

La profondità è assente: le figure rappresentate tendono a fondersi nel paesaggio e anche i colori utilizzati fanno parte di questa scelta. I colori degli elementi sullo sfondo sono gli stessi degli elementi in primo piano.

Un altro aspetto che l’artista, il più singolare ed enigmatico della pittura francese post-impressionista, non trascura sono i riferimenti alla tradizione: le due figure scelte dall’artista a rappresentare l’opera stessa sono ispirate a disegni di grandi artisti del Rinascimento italiano.

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Il suo pensiero è ben sintetizzato in questa sua frase:

Nella pittura ci sono due cose: l’occhio e il cervello, ed entrambe devono aiutarsi tra loro.

Quindi visione – coscienza: una perfetta sintesi del pensiero artistico di Cézanne.

La sua aderenza al movimento impressionista infatti è distaccata. Sin dal principio segue un cammino diverso che si discosta dalla visione di altri due artisti del suo tempo, cioè di Monet e di Renoir. Cerca infatti al contrario di essi, di fare un viaggio razionale, e non limitandosi ai fenomeni percettivi della luce e del colore, di sintetizzare anche fenomeni razionali nella sua pittura, facendo riconoscere anche le forme e lo spazio.

Per realizzare ciò si serve del colore, eliminando il chiaroscuro e la prospettiva, strumenti tradizionali del disegno. Insomma, la sua ambizione è quella di risolvere tutto grazie all’uso del colore.

Cézanne non perde mai di vista la realtà e il suo aspetto visivo

Nella visione dell’artista c’è emozione e poetica: dominano i colori verdi dei paesaggi, in molteplici differenti tonalità, e piano piano si inseriscono tinte tenui di colore differente.

I paesaggi raccontano della sua grande sensibilità d’animo. Sensibilità, ma anche tecnica che si evince dall’opera pittorica dell’artista. Una tecnica inconfondibile, originale: si respira dalle sue tele questa ricerca meticolosa, dove punta ad una visione poetica.

La ricerca di Paul Cézanne fu estremamente solitaria, lontana dai clamori, dovuta soprattutto al suo carattere schivo ed introverso, che lo portò a condurre una vita molto ritirata nella sua casa di Aix-en-Provence.

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Serena Marotta

Serena Marotta è nata a Palermo il 25 marzo 1976. "Ciao, Ibtisam! Il caso Ilaria Alpi" è il suo primo libro. È giornalista pubblicista, laureata in Giornalismo. Ha collaborato con il Giornale di Sicilia e con La Repubblica, ha curato vari uffici stampa, tra cui quello di una casa editrice, di due associazioni, una di salute e l'altra di musica, scrive per diversi quotidiani online ed è direttore responsabile del giornale online radiooff.org. Appassionata di canto e di fotografia, è innamorata della sua città: Palermo.

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