Eminenza grigia, significato e sinonimi: perché si dice così?

Le dinamiche del potere, da sempre, hanno un lato noto e uno oscuro. Anche nel Palazzo siede il Governo e gli fa eco il cosiddetto “Governo ombra“. Diversa è invece l’accezione che diamo al termine “eminenza grigia“: scopriamo perché.

Eminenza grigia

Eminenza Grigia sì, ma non occulta

Quando parliamo di eminenza grigia, ci riferiamo a una sorta di alter ego dell’uomo al potere, che lavora alacremente per far sì che tale uomo resti nella sua posizione di privilegio.

Non si tratta di un potere occulto, ma di una personalità, più o meno nel retroscena, che nelle dinamiche del potere, politico e sociale, è ben nota.

La caratteristica principale di questa figura infatti è che ha un ruolo ben stabilito e riconosciuto da entrambi le parti.

C’è un rapporto ben chiaro fra la persona che si veste del ruolo dell’eminenza grigia e l’uomo al potere.

Sinonimo

Il termine eminenza grigia è per estensione (secondo la definizione Treccani) una persona che ispira o orienta il comportamento di un gruppo.
Nel linguaggio popolare, i sinonimi di eminenza grigia sono:

  • cervellone,
  • consigliere,
  • consulente,
  • guru.

Richelieu e la sua eminenza grigia

Questo modo di dire assume notorietà storica con la figura di François Leclerc du Tremblay. Egli fu appunto l’eminenza grigia del Cardinale Richelieu.

L’eminenza è di colore grigio in riferimento al saio grigio tipico dei frati. Ciò è in contrasto con la già ben nota eminenza rossa riferita, invece, alla veste cardinalizia.

Armand-Jean du Plessis Richelieu fu eminenza rossa. Il cardinale è un personaggio storico: in Letteratura è tra i protagonisti del romanzo “I tre moschettieri“.

Successivamente, nella Storia, hanno ricoperto questo ruolo figure ben diverse dai frati.

Eminenze grigie nel tempo sono stati:

  • maggiordomi,
  • condottieri,
  • politici,
  • uomini di intelletto.

Non solo uomini

Nel novero delle eminenze grigie, nella storia della politica internazionale, non ci sono ovviamente soltanto uomini. In questa lista infatti ci sono anche donne.

Due, probabilmente, le più note.

La prima è Madame de Pompadour, al secolo Jeanne-Antoinette Poisson, marchesa di Pompadour – detta Reinette ovvero “reginetta”. Madame de Pompadeur è stata la più celebre favorita del Re Luigi XV e la donna francese più potente del XVIII secolo. Difese con tutte le sue forze i principi della monarchia assoluta.

La seconda, andando più avanti nel tempo, è Elena Ceausescu, moglie di Nicola Ceausescu, Presidente della Repubblica Sociale di Romania dal 1967 al 1989. Elena Ceausescu fu fucilata insieme al marito, politico e dittatore, nel Natale del 1989.

Nella politica italiana

Le eminenze grigie ci sono state, e ci sono ancora, anche nella politica italiana.

Uno dei nomi che vengono alla memoria è quello di Gianni Letta, eminenza grigia di tutti i Governi presieduti da Silvio Berlusconi.

Altra importantissima figura che ha vestito questo ruolo è stato Gianroberto Casaleggio, e poi suo figlio Davide Casaleggio, “deus ex machina” del Movimento 5 Stelle.

La versione anglosassone

Il termine “eminenza grigia” ha un corrispettivo nella lingua inglese, anche forse più immediato. Si tratta di kingmaker. Questa parola è composta da: king più maker ovvero, traducendo letteralmente, il “creatore del Re“.

Il termine Kingmaker è tornato in auge nel 2022, quando il Parlamento è stato impegnato per quasi una settimana nell’elezione del Presidente della Repubblica. Ogni giorno i media hanno raccontato di come alcuni politici stessero lavorando da kingmaker, dietro le quinte, perché i partiti si accordassero per un candidato. Lavoro che non ha portato a soluzioni concrete, vista la rielezione del Presidente Sergio Mattarella.

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Maria Cristina Costanza

Maria Cristina Costanza è nata a Catania il 28 gennaio 1984. Lascia la Sicilia a 18 anni per trasferirsi a Roma, dove si laurea in Comunicazione a La Sapienza. Sin da studentessa si orienta verso il giornalismo culturale collaborando con settimanali on line, webzine e webtv, prima a Roma poi a Perugia e Orvieto, dove vive attualmente. Dal 2015 è giornalista pubblicista. Col giornalismo, coltiva la sua 'altra' passione: la danza. Forte di quasi 20 anni di studio fra Catania, Roma, Perugia e New York oggi è insegnante di danza contemporanea e classica a Orvieto.

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