Caos e ordine: il mito greco

In principio era il Chaos

Tutti i popoli antichi si sono interrogati sulla creazione del mondo e dell’uomo. Molti di essi hanno elaborato una serie di miti che spiegano a loro modo questi eventi. Essi sono i miti cosmogonici (dal greco kosmos: mondo, gonia: nascita) di solito tutti molto simili tra loro, pur appartenendo a popoli completamente diversi. Quasi tutti infatti partono dall’idea che il mondo prima della creazione fosse un ammasso di cose confuse ed indistinte: il chaos (o caos), il disordine. Solo grazie all’intervento di un dio-essere superiore, esso diventa ordine in cui poi gli esseri viventi, uomo compreso, trovano la loro collocazione.

Caos e ordine - scritta (Chaos and Order)
Nell’immagine: la scritta in inglese Order, Chaos (Ordine e Caos)

Il mito del Chaos

Il mito del Chaos è appartenente alla cultura greca: secondo gli antichi greci, infatti, la creazione del mondo avviene per opera di un dio che dal Chaos, cioè dal disordine degli elementi della materia, riesce a creare un Kosmos cioè l’ordine e la compostezza.

Tale mito inizia con la descrizione del Chaos: tutta la materia si trovava immersa in un’immensa voragine ed era tutto mescolato senza ordine.

Da questo disordine si formarono:

  • Gea, cioè la terra;
  • il Tartaro, cioè la sede degli inferi al di sotto della terra;
  • il dio Amore.

Infine si formarono:

  • il regno dei morti (Erebo);
  • la Notte.

Insieme generarono l’Aria e il Giorno. La Terra diede poi vita al Cielo e ai Titani. Tutto era però mischiato: non c’era la luce, la luna cambiava forma, la terra era instabile, il mare non bagnava la terra stessa, tutti gli elementi si scontravano tra di loro creando instabilità.

C’era bisogno di una divinità che mettesse finalmente ordine a tutto questo: questo dio finalmente separò:

  • la terra dal cielo;
  • l’acqua dalla terra;
  • il cielo dall’aria.

Poi iniziò a distinguere tutte le parti, dividendo le acque dal mare da quelle dei fiumi, dei laghi, degli stagni; poi innalzò le montagne e ricoprì di verde le pianure.

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Divise il mondo in cinque parti, alcune molto calde altre molto fredde; quelle intermedie invece perfette per essere abitate.

Poi formò le nubi e i venti, e le stelle iniziarono a brillare. Formò anche ogni tipo di animale sulla terra, che poi si diffuse in ogni angolo.

A questi animali però ne mancava uno: l’uomo. Egli fu creato a immagine degli dei e, a differenza degli animali, egli non guardava in basso ma verso il cielo.

Così dal Caos e dal disordine, secondo i greci nacque il Kosmos, cioè l’ordine.

Bisogna avere in sé il caos per partorire una stella che danzi – Celebre frase di Nietzsche
Una celebre frase di Nietzsche recita: “Bisogna avere in sé il caos per partorire una stella che danzi“.

Che cos’è il mito

Il mito è una forma di narrazione che, attraverso un racconto fantasioso, cerca di dare risposte all’origine della terra oppure a diversi aspetti della realtà.

Tutte le comunità primitive hanno iniziato a cercare di scoprire il segreto del mondo e dell’origine dell’universo. Ognuna di loro ha poi creato la propria spiegazione.

Inizialmente i miti venivano tramandati solo oralmente, in particolare quelli greci e romani, poi piano piano sono stati trascritti dai poeti e dai cantori e sono arrivati fino ai giorni nostri.

Le tematiche sono più o meno sempre le stesse: da cosa nasce il mondo, chi lo ha creato e perché, chi ha creato l’uomo.

Il mito ci dà inoltre anche informazioni riguardo il popolo che lo ha elaborato: che tipo di civiltà era, che tipo di ambiente e di società c’era, qual era la loro religione. È quindi in grado di fornire informazioni sul popolo stesso.

Ci sono poi diversi tipi di mito; quello di cui abbiamo trattato fa parte di quelli che spiegano l’origine del mondo e degli uomini; poi ci sono quelli che descrivono la nascita di fenomeni naturali; quelli che descrivono imprese degli eroi (un esempio su tutti: Ulisse e l’Odissea).

La mitologia è una raccolta di storie molto importante: essa fornisce non solo molto dati sulle civiltà, ma anche molte interpretazioni e visioni del mondo.

Una curiosità letteraria

Il libro Panta Rei di Luciano De Crescenzo inizia con questa frase:

Non a caso Caos è l’anagramma di Cosa o Caso.

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Anna D'Agostino

Anna D'Agostino, napoletana di nascita portodanzese d'adozione, laureata in Filologia Moderna e appassionata di scrittura. Ha collaborato con varie testate come giornalista pubblicista, attualmente insegna Lettere in una scuola secondaria di primo grado.

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