I becchini, recensione del libro

Il libro I becchini. L’ultimo inverno della repubblica di Weimar è un saggio uscito in Italia per Bompiani il 10 luglio 2019. Gli autori sono Rudiger Barth e Hauke Friederichs. Il libro racconta i fatti storici e gli errori politici che permisero l’ascesa di Hitler al potere. In questo articolo ve lo presentiamo insieme a una breve critica e recensione.

I becchini. L’ultimo inverno della repubblica di Weimar
La copertina del libro “I becchini. L’ultimo inverno della repubblica di Weimar”

La Germania di Weimar prima del suo collasso

Negli anni ’30, prima dell’avvento del nazismo, la Germania è in uno stato di caos. Il presidente della repubblica è un vecchio generale con una concezione negativa della democrazia e dei suoi riti. Il primo ministro, Franz von Papen, è un monarchico e vorrebbe come il presidente della repubblica restaurare la monarchia.

Nulla di più folle in una Germania attraversata da una profonda crisi economica ed incapace di uscire un confronto politico sempre più caotico. I partiti politici cercano di trovare un accordo per sostituire von Papen con un primo ministro che sia capace di mettere tutti d’accordo. Nelle piazze avvengono gli scontri più cruenti con morti e feriti.

Il nazionalsocialismo di Hitler sta acquisendo sempre più consensi e benché la sua figura sia invisa ai più, le forze politiche non riescono a trovare un accordo per impedirgli di accedere al potere. Il presidente Paul von Hindenburg, ha già sciolto due volte il parlamento per impedire che si vada a nuove elezioni e quindi si elegga un primo ministro a lui non gradito. Ma ormai la situazione è incontrollabile.

Von Papen è costretto a dimettersi. Le sue dimissioni aprono la strada all’avvento al potere di Hitler. Da questo passaggio cruciale per la storia del XIX secolo inizia il libro “I becchini. L’ultimo inverno della repubblica di Weimar” degli autori Rudiger Barth e Hauke Friederichs, editore Bompiani.

I becchini. L’ultimo inverno della repubblica di Weimar: il libro

In questo saggio vengono raccontati gli eventi in presa diretta come se assistessimo attraverso la lettura dei giornali dell’avvento drammatico del nazionalsocialismo. Ogni fatto, incontro, riunione, passaggio politico viene descritto nei minimi dettagli.

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Gli autori grazie ad una mole notevole di documenti, interviste, giornali, immagini, registrazioni, video, dichiarazioni, memorie, verbali delle riunioni sono riusciti a costruire in modo molto dettagliato gli eventi, il contesto i fatti e il ruolo dei protagonisti del 1932 e 1933.

I personaggi che popolano la commedia tragica che porta ad uno degli errori politici più drammatici del ‘900, sono reali. Magari in alcuni casi sono poco conosciuti ma hanno tutti svolto un ruolo fondamentale nei passaggi politici che hanno portato la Germania alla dittatura.

I meccanismi sono descritti non dimenticando il contesto storico in cui le formazioni politiche hanno agito e le circostanze che hanno influenzato i protagonisti. Tutti i personaggi hanno un ruolo ben definito e servono  agli autori per raccontare i gruppi che rappresentano. Anche per dare un volto a tutte le testimonianze.

Ad esempio raccontano le impressioni dell’ambasciatore Usa a Berlino che aveva sottovalutato Hitler, ma non aveva invece sottovalutato la forza del suo consenso e il pericolo che rappresentava. Vi sono anche i sindacalisti che assistono agli scontri con i partiti avversari e alla crescita di un odio politico irrefrenabile e pericolosissimo.

La strada verso il nazionalsocialismo

Mentre i fatti si svolgono, il contesto della Germania degli anni ’30 cambia, e diventa il preludio ad una rivoluzione di cui tutti sono convinti. E proprio mentre si sviluppa tutta la forza di un imminente colpo di stato, entrano in gioco personaggi ambigui, deboli, avventurieri, egoisti che riescono a cambiare gli equilibri e ad aprire la strada al nazionalsocialismo.

Infine c’è anche l’avvento di Hitler: già studiato in tutti i modi possibili, diventa in questo saggio un racconto in presa diretta.

I becchini libro copertina recensione commento

Commento e recensione al libro

I pregi del libro sono la quantità di informazioni e l’analisi storica dettagliatissima degli eventi. Possiamo immergerci in una lettura completa che ci trasporta negli uffici della cancelleria per poi catapultarci nelle piazze in cui si consumano gli scontri più cruenti.

Possiamo osservare gli errori di Hindenburg e vedere come la repubblica si sfasci sotto i colpi dell’angoscia e dell’odio.

La storia come telecronaca documentata degli eventi, grazie alla ricchezza dei documenti, diventa un’esperienza diretta e completa.

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Fulvio Caporale

Fulvio Caporale è nato a Padova e vive a Milano. Laureato in Scienze Politiche svolge la professione di consulente editoriale e pubblicitario. Collabora con case editrici e giornali cartacei e online occupandosi di libri, arte ed eventi culturali. Ha tradotto testi letterari e tecnici dallo spagnolo, dal portoghese, dall'inglese e dal catalano.

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