Perché l’azzurro è il colore della nazionale italiana?
Il colore che identifica la maglia delle nazionali sportive italiane è l’azzurro e deriva dallo stemma araldico di Casa Savoia. In onore di essi, il 6 gennaio 1911, all’Arena di Milano, la Nazionale di calcio, disputò la sua prima partita, contro l’Ungheria, scendendo in campo con le maglie azzurre, proprio per omaggiare i regnanti d’Italia. Si chiamava fascia, il drappo di tela che veniva posto trasversalmente sopra lo scudo nobiliare, e quello di Casa Savoia era per l’appunto di colore azzurro.
La divisa sportiva aveva una colorazione azzurra e, posto sul lato del cuore, si evidenziava uno scudo rosso con croce bianca che era il simbolo di Casa Savoia. La maglia che indossavano in quel periodo era molto semplice, con colletto a polo, relativi calzoncini bianchi e calzettoni neri. Inizialmente venivano usate maglie con il colletto con i laccetti, sostituite poi da un semplice girocollo.
Nelle partite, precedenti a quella del 6 gennaio 1911, della Nazionale italiana, la maglia era bianca, probabilmente in onore della squadra più forte dell’epoca, la Pro Vercelli e tale colore è usato tutt’oggi per la seconda maglia vestita dalla nostra squadra di calcio e nelle altre discipline.
Invece durante i Giochi Olimpici di Berlino del 1936, per volontà di Benito Mussolini, nel match disputato contro i Francesi, la Nazionale di calcio scese in campo con una maglia di colore nero a simboleggiare il potere e la forza del periodo fascista. Esclusa questa partita, la Nazionale italiana ha sempre disputato gli incontri, indossando la maglia azzurra o quella bianca; come è noto l’Italia calcistica venne denominata da tutti la squadra degli Azzurri.