Romanticismo nell’arte

Il Romanticismo, affermatosi all’inizio dell’Ottocento, si espanse in tutti i campi della cultura e influenzò profondamente la pittura e l’arte. In questo articolo riassumiamo brevemente l’evoluzione del Romanticismo nell’arte. In realtà, un primo accenno dell’avvento del movimento in campo artistico si era avuto già a partire dalla fine del Settecento con l’affermarsi del pre-romanticismo. Anche l’arte romantica si diffuse a partire dalla Germania, che si rivelò la culla del movimento, per poi arrivare in tutta l’Europa, con Francia, Inghilterra, Spagna e Italia. L’arte romantica fu quella che anticipò direttamente l’arte moderna ed è quindi fondamentale tener presente tutte le sue caratteristiche.

Romanticismo nell'arte: Viandante sul mare di nebbia (1818)
Viandante sul mare di nebbia” (1818). Questo quadro di Caspar David Friedrich, rappresenta il manifesto del Romanticismo nell’arte

All’inizio dell’Ottocento imperversò la polemica tra classici e romantici: il Romanticismo voleva rompere gli schemi fissati dal severo Neoclassicismo per rappresentare il sentimento, la passione in tutte le arti.

Le conseguenze di questa polemica si notarono sia nella pittura che nella scultura, dove il nuovo movimento portò un rinnovamento radicale e una nuova concezione della natura e della realtà.

Le caratteristiche del Romanticismo nell’arte

Il concetto chiave della sensibilità romantica espresso nell’arte fu quello della centralità dell’individuo e l’affermazione dell’assoluto. Tali teorie furono riprese dai filosofi romantici Fichte e Schelling. Questa tensione si espresse in una importante ricerca dell’infinito e soprattutto nell’esaltazione delle qualità dell’artista, che venne inquadrato come una sorta di genio o, addirittura, mago.

Cambiò così anche il rapporto sia con la natura, che vide lo svilupparsi di una nuova pittura di paesaggio, sia con la storia, che venne vista come l’alternanza di vicende per l’affermazione dell’identità nazionale. La pittura storica acquisì infatti un nuovo vigore. I soggetti preferiti erano storici, letterati, religiosi. La ritrattistica e il paesaggio divennero, però, i più amati dai pittori romantici.

La pittura di paesaggio

Proprio in pittura si assistette in modo più visibile ai grandi cambiamenti avviati dal Romanticismo. La pittura di paesaggio, che fino a quel momento aveva subito l’influenza del paesaggio classico, si ispirò ai modelli del sublime e del pittoresco. Non si seguirono più le rigide regole accademiche ma si cercò di rappresentare la luminosità attraverso l’acquerello (tecnica introdotta proprio in questo periodo per rendere su tela la trasparenza dell’atmosfera).

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Il carro da fieno (The Hay Wain, John Constable, 1821)
Il carro da fieno (The Hay Wain, John Constable, 1821)

I pittori romantici inglesi

I più importanti pittori paesaggisti del Romanticismo furono gli artisti inglesi. Tra questi, John Constable, autore di composizioni molto espressive quali Il carro da fieno (1821). Ma soprattutto William Turner, autore della composizione che rappresenta per eccellenza il periodo romantico ovvero Pioggia, vapore e velocità (1844). L’opera è un’esplosione di colori che rende il passaggio del treno davvero realistico e suggestivo.

Pioggia, vapore e velocità (Rain Steam and Speed the Great Western Railway) - 1844
Pioggia, vapore e velocità (Rain Steam and Speed). Realizzato da William Turner nel 1844, il quadro è conservato presso la National Gallery di Londra.

I pittori romantici francesi

In Francia, invece, la pittura paesaggistica si rinnovò con ritardo perché più legata alle regole accademiche. Qui furono il ritratto e la pittura storica a trovare grande espressione. I protagonisti della pittura romantica francese furono Theodore Gericault ed Eugene Delacroix.

La zattera della Medusa (Le Radeau de la Méduse, 1818-1819) • Théodore Géricault • Louvre
La zattera della Medusa (Le Radeau de la Méduse, 1818-1819). Questo quadro di Théodore Géricault è conservato presso il Louvre di Parigi.

Essi espressero a pieno la nuova sensibilità romantica. Il primo fu autore de La zattera della Medusa (1818), pittura ispirata ad un avvenimento di cronaca. Il secondo dell’altrettanto famoso La libertà che guida il popolo (1830), dal soggetto politico e profondamente reale.

La Libertà che guida il popolo - La Liberté guidant le peuple - Eugène Delacroix - 1830
La Libertà che guida il popolo (La Liberté guidant le peuple). Eugène Delacroix (1830, Louvre).

In Germania si distinse Caspar David Friedrich, che incarnò l’essenza della pittura romantica. Nelle sue opere si enuncia la preferenza per oggetti rotti, rovine, atmosfere rarefatte e malinconiche. Il suo Viandante sul mare di nebbia (1818) può considerarsi il simbolo e il manifesto della pittura romantica. Nel quadro, un uomo ritratto di spalle, guarda con intensità la nebbia che gli si prospetta davanti e la osserva meditando.

Francesco Hayez, Il Bacio (1859)
Il Romanticismo nell’arte italiana trova la sua massima rappresentatività in questo quadro: “Il Bacio” (1859, Francesco Hayez)

In Italia

In Italia gli artisti rimasero più fedeli alle regole Neoclassiche. Da ricordare, però, la figura del pittore Francesco Hayez, che incarnò il passaggio dalla pittura neoclassica a quella romantica. Egli predilesse i ritratti realisti e i soggetti melodrammatici, tra cui il famoso Bacio del volontario (1859), noto anche semplicemente come Bacio di Hayez.

In generale, quindi, il Romanticismo nell’arte fu in grado di cambiare profondamente l’orizzonte artistico del tempo, mettendo in luce la passione, il sentimento, i soggetti realistici che erano stati accantonati dal rigido e perfetto Neoclassicismo. Grazie all’opera degli artisti romantici si assistette pian piano al cambiamento che avrebbe portato alla nascita dell’Arte Moderna.

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Anna D'Agostino

Anna D'Agostino, napoletana di nascita portodanzese d'adozione, laureata in Filologia Moderna e appassionata di scrittura. Ha collaborato con varie testate come giornalista pubblicista, attualmente insegna Lettere in una scuola secondaria di primo grado.

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