Dottor Jekyll e Mr. Hyde: riassunto
Approfondimento
Lo strano caso del dottor Jekyll e del signor Hyde
Uno dei capolavori della letteratura mondiale scritti da Robert Louis Stevenson è “Lo strano caso del dottor Jekyll e del signor Hyde”. Scritto nel 1886, il titolo originale è “Strange Case of Dr. Jekyll and Mr. Hyde“. Considerate le abbreviazioni dalla lingua inglese diffuse ormai anche in italiano, il titolo del romanzo viene spesso indicato anche con tali abbreviazioni “Dr.” e “Mr.“, oppure confuso con una delle molte opere omonime realizzate per il cinema, la tv o il teatro. Anche in campo musicale sono innumerevoli le opere omonime che la coppia di personaggi di Stevenson ha ispirato negli anni.
Ne citiamo solo alcuni (che ci piacciono) a mero titolo esemplificativo: “Il dottor Jekyll e Mr. Hyde”, film del 1941 di Victor Fleming con Spencer Tracy e Ingrid Bergman; “Lo strano caso del dottor Jekyll e del signor Hyde”, opera teatrale di Carmelo Bene del 1961; “Dr. Jekyll e Mr. Hyde”, album della Equipe 84 del 1973; “Jekyll & Hyde” musical del 1997 di Frank Wildhorn e Leslie Bricusse; “Jekyll!”, albo mensile Dylan Dog N.33 del 1989.
Riassunto del libro
Siamo a Londra. Qui vive il Dottor Jekyll, in buona amicizia con gli scapoli dell’alta borghesia. Jekyll, uomo dedito al bene e alla scienza, avverte delle violente perversioni. Tutto inizia quando Jekyll, interessato agli studi sulla psiche umana, scopre attraverso una droga di potersi trasformare nel suo alter ego Hyde: un demone, nano, dal sorriso sgradevole, animalesco.
Con questo personaggio Stevenson ci offre una figura eccezionale in sintonia con i fermenti intellettuali dell’Inghilterra post-vittoriana: un uomo che alla tranquillità di una posizione sociale antepone un inquieto spiritualismo. Un bicchiere e Jekyll si trasforma, commette peccati senza rimorso, un altro e ritorna il solito Jekyll.
Dapprima Hyde se la prende in modo brutale con una bambina lasciando tutti senza parole; in seguito si scaglia e assassina un signore anziano, Danvers Carew, una personalità molto amata dai cittadini londinesi. Jekyll non riesce più a controllare la sua parte malvagia che si vede crescere, acquistare sicurezza, piena coscienza di sé e dei propri naturali istinti. Hyde è maligno e scellerato, il perno di ogni suo atto è se stesso, trae godimento da tutte le possibili torture che può infliggere agli altri; non sente né pietà né misericordia, come se fosse di pietra.
A questo punto il dottor Jekyll, esasperato da tutta la faccenda, decide di porre fine alla questione assumendo una dose molto più alta rispetto al normale, così che diventi predominante la sua parte buona e migliore. In ultimo, decide di distruggere i fatidici appunti dei suoi studi che trattano della famosa sostanza che lui ha inventato e che l’avrebbe trasformato nel mostro che è ora. L’uomo rompe perfino le chiavi del suo laboratorio per evitare di essere scoperto dai suoi amici e dalla polizia.
Ma il tentativo di eliminare la sua parte malvagia fallisce miseramente e il problema si ripresenta solo pochi mesi dopo. Hyde utilizza e si impossessa completamente del corpo di Jekyll. L’uomo, perdendo completamente il controllo delle due personalità contrastanti, decide di chiudere i rapporti con il mondo esterno restando solo chiuso nella sua dimora. Ma nemmeno questa soluzione risolverà i problemi del Dottor Jekyll.
Finale
Alla fine, grazie alla figura dell’avvocato Utterson e di Poole, persone amanti degli aspetti sani e normali della vita, si indurrà al pentimento di Jekyll nei confronti della sua creatura. Hyde si vede senza via d’uscita e finirà quindi per suicidarsi.
Analisi e commento
Il romanzo è stato pubblicato nel 1886 e viene ambientato in una società in cui la prosperità è in fase nettamente calante, il predominio inglese è minacciato e ne conseguono disoccupazione e malessere sociale. Il testo è ambientato a Londra e i personaggi appartengono all’alta borghesia. Si tratta di un romanzo breve dedicato all’orrore e al soprannaturale, che il nuovo “Romanticismo” inglese vuole recuperare.
L’opera “Il Dottor Jekyll e Mister Hyde” ci fa capire che da secoli diverse religioni e diverse culture descrivono l’uomo come un campo di battaglia tra dio e il diavolo, tra il bene e il male, indicando di volta in volta come vincitore finale il primo o il secondo. E spesso l’uomo viene presentato come spettatore passivo di questo duro scontro che agita il suo cuore e che può dannarlo all’infelicità eterna. Una parte di noi stessi vorremmo che non ci fosse, ma c’è: è quella che ci impedisce di essere perfetti come abbiamo progettato e sulla quale possiamo scaricare tutte le colpe possibili. E’ quella parte di noi che ci fa assomigliare a persone che ci sono antipatiche e odiose, e alle quali non vorremmo somigliare. Eppure: se l’altro non ci fosse, se non avessimo problemi per dominarlo, noi saremmo belli, buoni e perfetti fino alla noia, alla superbia e all’arroganza. Insopportabili insomma.
Dal punto di vista morale, bisogna cercare di non dare libero sfogo ai nostri istinti più bassi, per non arrivare a comportamenti esagerati che sfociano nel male per se stessi e per gli altri. Il messaggio è rivolto a tutti i lettori ai quali vengono indicate, da parte dell’autore, le tragiche conseguenze della mancata repressione della parte maligna dell’animo umano. Dal punto di vista letterario, quest’opera mette in evidenza lo stile chiaro, preciso che Stevenson ha imparato ad imitare dai grandi (soprattutto di Francia) come lui stesso ammette quando dice: “Vi piaccia o no, questo è il mio modo d’imparare”. Il narratore della vicenda è Utterson che, sia per i rapporti amichevoli che professionali con i protagonisti, riesce a comporre il mosaico della vicenda.
Sarà infatti lo stesso Utterson che, dopo aver letto il racconto di Lanyon, leggerà la lunga confessione che ha trovato a casa del Dottor Jekyll, la quale rivela con ogni dettaglio la doppia personalità dell’amico.
Come detto in principio, “Lo strano caso del Dottor Jekyll e del signor Hyde” ha attraversato il XIX e il XX secolo, per essere trattato in versione cinematografica, in versione televisiva e a fumetti, oltre che in numerose parodie.