Renzo a Milano: Promessi Sposi (capitoli XI-XVII), riassunto

Nei capitoli XI-XVII sono contenuti alcuni degli avvenimenti in cui è coinvolto il protagonista maschile de I Promessi Sposi. Renzo Tramaglino è un ragazzo vivace, pieno di amore per la giustizia e la verità. È coraggioso e con un’indole buona, ma ha un temperamento piuttosto impetuoso. Egli è costretto a fuggire dal suo paesello natio e a scontrarsi con una realtà più grande di lui: deve affrontare la guerra, la carestia, l’epidemia di peste, commettendo anche alcuni errori. Riesce tuttavia a rimediare ad essi. In questo articolo riassumiamo le avventure di Renzo a Milano.

Rivolta del pane - Promessi sposi - Renzo a Milano
Rivolta del pane – Promessi sposi – Renzo a Milano

La rivolta del pane

Mentre Lucia si trova presso il convento della monaca di Monza, Renzo arriva a Milano presso porta Venezia. È la sera del 10 novembre 1628. Qui, a causa della carestia, è appena scoppiata una sommossa.

L’11 novembre 1628, il giorno di San Martino, la folla è furiosa per il rincaro del pane e ritiene responsabili i fornai. Quindi passa dalle minacce all’azione.

Il popolo prende prima d’assalto i garzoni dei fornai, poi direttamente i forni. La gente è ormai fuori controllo: spinge, lancia pietre e si riversa nelle botteghe.

Renzo arriva proprio in quel momento alla Corsia dei Servi, il luogo centrale del tumulto.

I tumulti di San Martino sono riassunti nel capitolo XII dei Promessi Sposi.

Assalto al forno delle grucce: spiegazione

Renzo arriva in via Corsia de’ Servi, oggi Corso Vittorio Emanuele, dove c’era un forno con lo stesso nome (Manzoni lo chiama forno delle grucce, che stanno ad indicare le pale per muovere i panetti nel forno).

Qualcuno però, mentre la gente si accalca gridando al fornaio di aprire, chiama il responsabile dell’ordine pubblico insieme agli alabardieri (soldati armati di alabarda). Essi accorrono sul posto e cercano di ricacciare indietro le persone, per evitare che entrino per razziare tutto.

Entrano poi nel forno, chiudendo la porta alle loro spalle, mentre padroni e garzoni di bottega iniziano a tirare pietre alla folla sottostante.

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Qualcuno purtroppo viene colpito, anche in maniera fatale. Allora la folla inizia a riversarsi all’interno prendendo tutto ciò che può, fin dentro ai magazzini.

Il forno viene messo completamente sotto sopra.

Renzo intanto comprende che il responsabile di tutto ciò è il vicario e si fa trascinare insieme alla folla fino a piazza Duomo, poi fino a casa del vicario stesso.

Altri avvenimenti – prosieguo

Renzo Tramaglino si trova coinvolto anche nell’assalto alla casa del vicario, suo malgrado. Inizia a comprendere che i rivoltosi hanno addirittura l’intenzione di ucciderlo. Per fortuna la situazione si placa all’arrivo di Ferrer, il gran cancelliere, che viene acclamato dalla folla.

In realtà egli farà credere di portare il vicario in prigione ma lo lascerà libero, ingannando i rivoltosi.

Il nostro protagonista, in tutto questo gran tumulto, viene accusato di essere uno dei capi della rivolta e viene arrestato.

Dopo molte peripezie riesce ad uscire da Milano senza essere riconosciuto; arriva a Gorgonzola, dove riprende la fuga attraverso i boschi.

Solo il ricordo dei luoghi del suo paese natio lo conforta; trascorre una notte in una capanna abbandonata ripensando a padre Cristoforo, ad Agnese ma soprattutto alla sua amata Lucia. Ammette i suoi errori e le sue leggerezze.

La mattina seguente decide di dirigersi al paese del cugino Bortolo (vicino a Bergamo – allora parte della Repubblica di Venezia), che lo accoglie. Questi gli trova lavoro in una filanda.

Le avventure di Renzo a Milano: commento

Renzo non è un rivoluzionario, piuttosto si comporta in modo sbruffone e poco furbo.

Si rende conto del pericolo che ha corso e per questo riflette e medita molto sui propri errori, tenendo a mente gli insegnamenti che gli ha dato fra Cristoforo.

Dopo questa esperienza nella città di Milano, riuscirà a diventare più riflessivo e a perdonare in punto di morte perfino Don Rodrigo, che è stato la causa di tutte le sue disavventure. Egli dimostra carità cristiana e, soprattutto, fiducia nella Provvidenza, vera protagonista del romanzo dei Promessi Sposi.

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Anna D'Agostino

Anna D'Agostino, napoletana di nascita portodanzese d'adozione, laureata in Filologia Moderna e appassionata di scrittura. Ha collaborato con varie testate come giornalista pubblicista, attualmente insegna Lettere in una scuola secondaria di primo grado.

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