Il Purgatorio: riassunto dei canti dal XXV al XXXIII
La cantica del Purgatorio fa parte della Divina Commedia scritta da Dante Alighieri. Fu scritto dal 1310 al 1313. In questo articolo troverete uno schema riassuntivo del Purgatorio, dal XXV al XXXIII capitolo.
Approfondimento
Venticinquesimo canto
Settima cornice. Le anime: lussuriosi. Pene di purificazione: devono camminare tra le fiamme, scambiandosi abbracci fraterni. Gridano esempi di castità premiata e di lussuria punita. I personaggi: Stazio e Dante.
Stazio spiega a Dante come venga generato il corpo umano e gli parla delle forze vitali (anime) che sono nell’uomo. Spiega poi come lo spirito acquisti, nei mondi ultraterreni, la figura del corpo lasciato sulla Terra.
Ventiseiesimo canto
I personaggi principali: i poeti Guido Guinizelli e Arnaldo Daniello, provenzale.
Fra i lussuriosi, Dante incontra Guido Guinizelli al quale mostra grande stima: Guinizelli si schermisce, indicandogli invece il poeta provenzale Arnaldo Daniello che a sua volta parla con Dante (nella lingua provenzale), chiedendogli di pregare per lui.
Ventisettesimo canto
Settima cornice. Le anime: i lussuriosi. Pene di purificazione: devono camminare tra le fiamme, scambiandosi abbracci fraterni. I personaggi principali: un angelo, Dante e Virgilio.
Un angelo invita Dante ad entrare nelle fiamme dove si purificano i lussuriosi. Al di là del fuoco, Dante trova una ripida scala, ma scende la notte e il poeta deve arrestare il suo cammino. All’alba, dopo il sonno sulla scala, Virgilio prende commiato da Dante che sale al Paradiso terrestre.
Ventottesimo canto
Paradiso terrestre. I personaggi principali: Matelda.
Dante entra in una foresta folta e profumata, arrestandosi a un fiume, il Letè: è il Paradiso terrestre. Al di là del fiume, gli appare una figura angelica, Matelda, che spiega al poeta la natura del luogo e l’origine dei fiumi che attraversano la selva.
Ventinovesimo canto
Paradiso terrestre. I personaggi principali: le figure simboliche di una mistica processione.
Sulla riva del fiume dov’è Matelda, appare una processione formata da figure simboliche che preannunciano Beatrice: s’avanzano sette grandi candelabri (che rappresentano i doni dello Spirito Santo), seguiti da ventiquattro figure in veste bianca, poi da quattro animali strani (simbolo dei quattro evangelisti) e infine da un carro, tirato da un grifone. Chiudono il corteo altre figure che rappresentano le virtù spirituali.
Trentesimo canto
Paradiso terrestre. I personaggi principali: le figure del corteo, Matelda e infine Beatrice.
Sul carro tirato dal grifone appare Beatrice, coperta da un velo, tra una nuvola di fiori. Dante s’accorge che Virgilio è scomparso; Beatrice lo rimprovera aspramente delle colpe commesse.
Trentunesimo canto
Paradiso terrestre. I personaggi principali: le figure del corteo, Matelda e infine Beatrice.
Ai rimproveri di Beatrice, Dante si confessa pentito. Matelda, allora, lo fa immergere nel fiume Letè che cancella anche il ricordo del peccato. Varcato il fiume, Dante si trova di fronte a Beatrice che, toltasi il velo, abbaglia il poeta con la sua bellezza.
Trentaduesimo canto
Paradiso terrestre. I personaggi principali: le figure del corteo, Matelda e infine Beatrice.
Con Stazio e Matelda, Dante segue la processione. Giunti a un albero, dove il grifone lega il carro, Dante assiste a straordinarie trasformazioni del carro stesso (che rappresenta simbolicamente le vicende della Chiesa). Assalito da un’aquila, una volpe e un drago il carro si trasforma in un mostro sul quale appare un gigante e una meretrice: il tutto rappresenta la corruzione della Chiesa.
Trentatreesimo canto
Paradiso terrestre. I personaggi principali: Beatrice e Matelda.
Beatrice spiega a Dante il significato delle trasformazioni del carro e profetizza che Dio punirà la corruzione della Chiesa. A Dante, le spiegazioni di Beatrice appaiono oscure e la fanciulla spiega che la scienza umana non può capire i disegni di Dio. Matelda immerge Dante in un secondo fiume, l’Eunoè che ravviva la memoria del bene compiuto, e il poeta si sente pronto per salire al Paradiso.