Differenza tra polpo e polipo
Il polpo comune, o piovra, denominato spesso ed erroneamente polipo, è un cefalopode della famiglia Octopodidae. Il mollusco appartiene alla medesima famiglia di seppie e calamari. Il cefalopode Octopus vulgaris ha un corpo arrotondato, flessibile, prevalentemente grigio. Presenta ben otto tentacoli muniti di ventose e una membrana natatoria. Raggiunge dai 15 ai 20 cm di lunghezza ed il metro per quanto riguarda i tentacoli, ma esistono esemplari che invece possono raggiungere i 3 metri totali e i 25 kg di peso.
Vive prettamente nei bassi fondali rocciosi (non oltre i 200 metri). Tra le principali caratteristiche del mollusco la possibilità di cambiare colore repentinamente e di assumere la colorazione del substrato in cui si trova. Ha notevoli capacità di adattamento ed eccezionali doti intellettive. Tra i polpi annoveriamo: il polpo di scoglio che è più prelibato e raffinato ed il moscardino, di dimensioni più piccole con un peso di poco superiore ai 50 grammi.
Invece, quando parliamo di polipo intendiamo quegli animali acquatici che presentano taglie diverse appartenenti alla famiglia del phylum degli Cnidaria, a differenza del polpo, che invece appartiene al phylum dei Mollusca.
I polipi vengono denominati organismi sessili poiché vivono ancorati ad un qualunque tipo di substrato solido, data la loro scarsa capacità nel movimento.
Il corpo del polipo presenta una forma di sacco cilindrico con parete a doppio strato, all’interno del quale si trova la cavità digerente. Nella parte apicale si trovano invece i tentacoli che circondano la bocca. Tra i vari polipi annoveriamo: le anemoni di mare e le madrepore (i coralli costruttori delle barriere coralline), gli ottocoralli che possiedono otto tentacoli (come le Gorgonie) e gli esacoralli, che possiedono sei, o multipli di sei, tentacoli (come le Anemoni e le Attinie).
Il polipo in medicina (patologia generale)
In medicina, invece, si definiscono polipi quelle escrescenze che si formano sulle mucose o nelle cavità: si tratta solitamente neoformazioni di carattere benigno; un polipo di carattere maligno è definito più appropriatamente carcinoma o adenocarcinoma.