Differenza tra calamari e totani

I calamari e i totani sono molluschi molto graditi che troviamo spesso nei menu italiani. In entrambi i casi si tratta di molluschi appartenenti alla stessa famiglia, quella dei cefalopodi (dal greco kephale, testa e podos, piede). In cucina sono classificati tra i cosiddetti frutti di mare. Nonostante la larga diffusione, può non a tutti essere ben chiara la differenza, e tendiamo a confondere questi due termini.Totani e calamari non vanno comunque confusi con il polpo. Nel seguente articolo, vediamo le principali differenze e le caratteristiche comuni tra le due definizioni.

calamari
I calamari hanno una colorazione grigio-rosa, rispetto a quella bianca-rossiccia dei totani

Calamari

Il calamaro è un mollusco che presenta dimensioni tra i 15 ed i 40 cm; deriva dal termine greco, kalamos (ovvero calamo). Il calamaro presenta una colorazione grigio-rosa, possiede una forma conica e due pinne laterali grandi, lunghe ed affusolate, di forma romboidale che sono ancorate a tutto il corpo.
Il mollusco anteriormente presenta una piccola bocca, caratterizzata da 10 tentacoli, di cui 2 più lunghi, dotati di ventose, che permettono di catturare le varie prede. Si trova principalmente nei fondali marini come quelli del Mare del Nord fino alle acque del Mare Mediterraneo e lungo la costa occidentale dell’Africa.

I calamari vivono fino a una profondità di 500 metri sotto il livello del mare e vengono usati tantissimo in ambito culinario. In cucina, questo tipo di molluschi è ideale sia come contorno con un’insalata mista, sia fritto, alla piastra, alla griglia oppure semplicemente al forno. Questo tipo di mollusco viene usato nelle diete ipocaloriche perché poco calorico e ricco di vitamina A, potassio, magnesio, calcio e fosforo.

totani
I totani sono meno prelibati e più economici rispetto ai calamari

Totani

Il totano è un mollusco che presenta una lunghezza che varia dai 20 ai 50 cm ed ha un peso che può arrivare fino a 15 kg. Questo possiede, come il calamaro, due pinne ma di dimensioni più piccole sempre ancorate all’estremità del corpo e una decina di tentacoli, di cui due più lunghi, dotati di ventose e di uncini.

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Il termine totano deriva dal nome “todaro” e possiede una colorazione bianca-rossiccia. Il mollusco si trova principalmente nell’Oceano Atlantico, nel Mar Mediterraneo e nel Mare del Nord. Viene usato tanto anche in cucina anche se la sua carne è meno prelibata rispetto a quella del calamaro. I totani sono usati in cucina come contorno, fritti, alla piastra, oppure alla griglia.
Si tratta di un mollusco più economico rispetto al calamaro ma pur sempre amato dalle cucine nazionali e internazionali.

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Stefano Moraschini

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