È in uscita il nuovo film di Pif: “E noi come stronzi rimanemmo a guardare”
Negli ultimi anni Pif (pseudonimo di Pierfrancesco Diliberto), è stato molto presente sia sul piccolo schermo, che al cinema. Ha fatto la Iena, ha scritto libri, ha lasciato Mediaset per approdare in Rai. E poi ha anche realizzato un film che il 29 novembre andrà in onda su Sky Cinema Uno, e sarà poi disponibile su NOW e Sky on Demand.
La pellicola, che si intitola “E noi come stronzi rimanemmo a guardare”, presentata in anteprima alla Festa del Cinema di Roma, mette lo spettatore di fronte ad argomenti attuali come la socialità “distorta” tipica del nostro tempo. “La mia idea era quella di raccontare l’Italia tra trenta, quarant’anni: non ci sono macchine volanti, ma c’è un’evidentissima deformazione della realtà. Il titolo suona come un avvertimento: se non facciamo niente, è questo quello che ci aspetta. La tecnologia, che è nata per rendere la vita più semplice, sta prendendo il sopravvento”, ha dichiarato il regista.
E’ la prima volta che Pif non interpreta il protagonista di un suo film. “All’inizio pensavo di farlo. Ma se c’è una cosa che ho capito durante il secondo film (“In guerra per amore”, 2016) è che non è facilissimo fare sia il protagonista che il regista. E così ho trovato Fabio De Luigi per il ruolo di Arturo Giammarresi”.
La trama racconta di un uomo di 48 anni che non riesce a trovare lavoro: nessuna azienda, infatti, assume dipendenti che hanno più di 40 anni. “Quando ho cominciato a lavorare, all’inizio degli anni ‘90, il sistema stava già dando i primi segni di cedimento. Oggi la situazione è veramente preoccupante. Se penso alla condizione dei ragazzi, mi vengono i brividi. Tutto è stato rimesso in discussione e non ci sono più certezze”, ha detto Pif.
Tra i successi televisivi del regista e autore c’è “Il Testimone”, giunto alla nona stagione. “Ho proposto questa idea a MTV quando avevo 34 anni. E sapere che ancora oggi le persone guardano le vecchie puntate e sono felici di poter vedere una nuova stagione mi riempie di orgoglio”.