Paula, romanzo di Isabel Allende (riassunto)

Uno dei lavori letterari più toccanti della scrittrice cilena Isabel Allende Llona è il romanzo “Paula“. La prima edizione originale del libro è dell’anno 1995. Paula è la figlia dell’autrice. Questo romanzo è una pietra miliare della letteratura della scrittrice cilena. Esso ottenne un notevole successo in termini di pubblico e di critica. Un anno dopo la tragica scomparsa della figlia Paula (1992), la scrittrice decise di pubblicare il romanzo in suo onore. Il libro “Paula” però venne pubblicato solo nel 1995. Qualche anno dopo, nel 1997, la scrittrice, raccogliendo alcune delle lettere di solidarietà e affetto ricevute da tutto il mondo, decise di pubblicare un secondo volume. Il titolo è “Per Paula. Lettere dal mondo“.

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Paula: una copertina del libro di Isabel Allende

Temi trattati

Nel libro Paula vengono discusse diverse tematiche quali: il tema dell’amore, la difficile e impossibile condizione cilena di quel periodo sociale e il tema scottante dell’inefficienza ospedaliera dello Stato sudamericano.

Ciò lo si evince da due episodi gravi che sono accaduti durante la permanenza di Paula in ospedale. 1) L’inadeguatezza del personale medico. Questi probabilmente avrebbero somministrato a Paula un cocktail di farmaci incompatibili tra loro. 2) Uno sciopero degli addetti alle pulizie, poi, che debilita la struttura ospedaliera, trasformandola in un immondezzaio a cielo aperto.

Per quanto concerne il tema amoroso, si narrano degli amori burrascosi di Isabel, del grande amore della figlia Paula, Ernesto. Esso però dura poco più di un anno a causa della malattia che colpisce la donna. Si narra poi dell’amore materno, che è il sentimento predominante che non si esaurisce mai.

Paula: riassunto

Nel romanzo, viene descritta la vita di Isabel Allende e di sua figlia Paula. La vita trascorre apparentemente in modo sereno, fino a quando la figlia ventottenne Paula scopre di essersi ammalata di una rara e gravissima malattia, ovvero la porfiria (malattia dovuta ad un’alterazione di uno degli enzimi che sintetizzano il gruppo eme nel sangue) e che porta a risvolti di salute drammatici.

La scrittrice narra quelle terribili vicende partendo dal giorno del ricovero in ospedale a Madrid, che risale al 6 dicembre 1991. Al fianco di Paula, la mamma Isabel Allende e i suoi più stretti famigliari.

Dopo il ricovero

Dopo il ricovero, la situazione della figlia peggiora ogni giorno di più, tanto che ben presto Paula si trova ad essere in uno stato di coma irreversibile dal quale non farà più ritorno. In quel periodo, la madre alloggia in un hotel che si trova vicino all’ospedale, vicino alla sua amata figlia.

Di sera, la scrittrice annota le sue sensazioni, il suo dolore, ricorda la sua vita e quella della figlia descrivendo la sua storia famigliare e quella del suo Paese. Oltre ad essere una sorta di riflessione sul senso della vita e sul senso della morte, altri episodi si intrecciano in questa triste vicenda.

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L’abbandono del padre e Salvador Allende

Isabel racconta dell’abbandono del padre, della sua infanzia a casa dei nonni materni. Descrive il suo rapporto con la nonna, definita un tantino naif, chiamata Memè. Ella è la nonna-veggente della famiglia. Ci parla dei suoi fratelli, dei suoi primi amori, del suo primo matrimonio con Michael. Infine, narra del suo esilio e di quello dei suoi famigliari nel 1973, quando il governo di Salvador Allende viene rovesciato a causa di un golpe militare che porta al potere il generale Pinochet.

Il feroce regime dittatoriale e la tragica morte di Salvator Allende segnano la fine di un’epoca e l’inizio, per tutti coloro che sono contro il nuovo regime, di una nuova vita da esiliati lontano dalla Patria Cile.

La vita in Venezuela

Si evince, dalle parole di Isabel Allende, il profondo disagio di vivere in un paese straniero senza amici. Il romanzo si srotola nel racconto, narrando della vita di Isabel in Venezuela, del suo matrimonio fallito e, dopo un po’ di tempo, della nascita di un nuovo amore.

Nel libro, si alternano lunghi flashback del passato, incentrati sulle due donne Isabel e Paula, ai quali si alternano i fatti del vissuto presente. In questo alternarsi di spazio e tempo, il destino della figlia viene evidenziato dalle sue condizioni che peggiorano sempre più. Tanto che la sua degenza in ospedale diviene considerata ormai inutile.

La figlia viene così riportata a San Francisco, in casa della famiglia, in modo che possa essere circondata dall’affetto di amici, parenti e dalla presenza del marito Ernesto. Ad assistere e curare la figlia, al fianco di Isabel, troviamo quindi la nonna naif, il suo secondo marito Willie, il primo marito di Isabel, Michael (padre di Paula), il figlio Nicholas e la nuora Celia che, siccome incinta, dà alla luce una secondogenita, proprio in questo contesto così particolare e drammatico.

Finale

Il finale del romanzo trasmette tutta la sua commovente tragicità. Paula muore esattamente un anno dopo il primo ricovero, nella casa di famiglia a San Francisco. Era il 6 dicembre 1992. Paula Attorno a lei, le persone amate che per sempre porteranno il suo ricordo ben stretto nei loro cuori.

Lo sgomento per la morte di Paula lo si nota in particolare in alcune parole toccanti di suo marito Ernesto:

Sarà che ci siamo amati troppo. Che Paula e io abbiamo consumato con voracità tutta la felicità a cui avevamo diritto? Che abbiamo divorato la vita?

Commento all’opera

Isabel Allende
Isabel Allende

Isabel Allende è definita una delle scrittrici di maggiore successo mondiale. Ella realizza esclusivamente romanzi basati sulla sua vita. Non tralascia però, in nessuno modo, di raccontare anche delle vite di altre donne. Le sue storie uniscono insieme storia e realismo. In assoluto, però, possiamo affermare che “Paula” è il romanzo più intenso e doloroso della sua produzione.

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Stefano Moraschini

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