Il Patto di Varsavia

Il Patto di Varsavia fu un’alleanza di carattere politico e militare. Essa venne istituita con lo scopo di svolgere un’attività di reciproca assistenza e protezione fra l’Unione Sovietica e i Paesi dell’Europa dell’Est, che erano sottoposti alla sua influenza. Il Patto di Varsavia fu ispirato da Nikita Chruščëv. Egli partecipò anche alla sua compilazione. Il patto aveva come scopo primario quello di contrastare l’alleanza occidentale chiamata NATO, che si contrapponeva direttamente al blocco sovietico e ai suoi alleati.

Patto di Varsavia: il simbolo
Il simbolo del Patto di Varsavia

Prima dell’accordo

Prima del Patto i rapporti fra l’URSS e i suoi vicini erano stabiliti da trattati bilaterali. Essi confermavano la previsione di Winston Churchill, che la creazione di una cortina di ferro  avrebbe contrapposto l’Europa Occidentale all’Europa Orientale.

Inoltre il Patto fu una risposta diretta al riarmo della Germania dell’Ovest, che avvenne dopo gli accordi di Parigi e Londra. Questi furono siglati durante il 1954.

Una foto della riunione del 14 maggio 1955: firma del Patto di Varsavia
La nascita del Patto di Varsavia: una foto della riunione del 14 maggio 1955

La data della firma e gli stati coinvolti

Il Patto di Varsavia fu firmato il 14 maggio 1955. Esso prevedeva un’integrazione militare fra gli eserciti degli Stati coinvolti, l’organizzazione di consultazioni periodiche e l’impegno ad un intervento coordinato qualora l’URSS o un altro stato partecipante fosse stato attaccato.

Gli Stati coinvolti erano:

  • URRS
  • Polonia
  • Cecoslovacchia
  • Repubblica Democratica Tedesca
  • Romania
  • Bulgaria
  • Ungheria
  • Albania
I paesi della Nato e i paesi del blocco sovietico contrapposti
I paesi della Nato (in blu) e quelli del blocco sovietico (in rosso)

Lo Stato Maggiore sovietico di fatto controllava tutte le strategie e tutte le decisioni che riguardavano i piani di attacco del Patto.

Inoltre gli eserciti furono modulati e potremmo dire omologati a quello dell’URSS.

La collegialità del Patto di Varsavia non esisteva, il governo centrale dell’URSS decideva tutte le strategie, tanto che quando ci fu l’invasione della Cecoslovacchia nel 1968, l’Unione Sovietica fece decidere l’opzione militare al Patto ma fu solo una parvenza, una facciata per mostrarne l’aspetto democratico.

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La fine del Patto

Nel 1989, di fronte al crollo dell’URSS e all’uscita, l’anno successivo, della Germania dell’Est (si veda anche: la caduta del Muro di Berlino), il Patto di Varsavia appariva militarmente inutile ma ci vollero altri due anni perché i Paesi membri decidessero di scioglierlo.

Il Patto ebbe termine il 31 marzo 1991.

Venne sciolto ufficialmente il 1° luglio 1991.

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Fulvio Caporale

Fulvio Caporale è nato a Padova e vive a Milano. Laureato in Scienze Politiche svolge la professione di consulente editoriale e pubblicitario. Collabora con case editrici e giornali cartacei e online occupandosi di libri, arte ed eventi culturali. Ha tradotto testi letterari e tecnici dallo spagnolo, dal portoghese, dall'inglese e dal catalano.

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