Notte d’estate ad Aasgaardstrand (opera di Edvard Munch)
Approfondimento
Notte d’estate ad Aasgaardstrand: analisi dell’opera
Corre l’anno 1904. Edvard Munch espone al Salon des Indépendants. La sua fama a livello internazionale gli permette di esporre in tutta Europa. E’, infatti, considerato uno dei pittori più interessanti della sua epoca. La critica lo sostiene e lo apprezza. Munch partecipa dunque a molte esposizioni. Proprio quell’anno decide di mostrare uno dei suoi quadri più intensi e violenti. Un paesaggio.
Può sembrare paradossale ma l’utilizzo della profondità e del colore rendono questo paesaggio, dal titolo “Notte d’estate ad Aasgaardstrand“, un quadro fra i più duri e istintivi del pittore.
Uno dei luoghi preferiti di Munch
Il villaggio di Aagaardstrand è uno dei preferiti di Munch che lo frequenta dal 1888. E’, quindi, per lui un luogo famigliare, che conosce molto bene. Qui Munch decide di misurarsi con un nuovo modello formale, sperimentando una diversa composizione del colore. Osservando il paesaggio appare subito chiaro che gli elementi che lo costituiscono: l’albero, la casa e il muro, creano una dimensione inquietante, dura e desolata.
Il muro che attraversa “Notte d’estate ad Aagaardstrand”, ad esempio, sviluppa uno profondità immediata, che appare di colpo allo spettatore, mentre quest’ultimo segue le linee del dipinto.
Non vi sono personaggi né simboli che possano addolcire o distrarre l’attenzione di uno spettatore che viene assorbito dalla solitudine di questo paesaggio nordico.
I colori che cambiano e passano da toni caldi a toni freddi e la pennellata che intensifica e marca ancora di più il disegno, attirano l’attenzione della critica e di molti artisti , soprattutto, gli appartenenti al fauvismo, i quali vedono in questo quadro, realizzato lo stesso anno dell’esposizione, un coraggioso esempio delle loro ricerche cromatiche.
Commento all’opera
Munch, infatti, non realizza solo un’opera di profonda bellezza, ma sperimenta anche una riuscita evoluzione stilistica. Desolazione, disperazione, solitudine e selvaggia ricerca di un proprio sé, in un contesto in cui la natura mostra sé stessa in modo violento e definitivo, sono temi che accompagneranno Edvard Munch per tutta la sua carriera. Tuttavia, nel quadro Notte d’estate ad Åsgårdstrand emerge anche la bellezza unica del paesaggio nordico, di cui Munch è stato fra i più appassionati cantori.