Mosca bianca e pecora nera: da dove derivano questi modi di dire
La lingua italiana è molto ricca di modi di dire. Espressioni antiche ma usate ancora oggi, retaggio di vecchie culture, di storia e di usi e costumi contadini. Sono metafore che arricchiscono e in un certo senso, personalizzano il modo di scrivere o di parlare in italiano. Ce ne sono due che hanno a che fare con i colori opposti bianco e nero (come Yin e Yang) e sono: mosca bianca e pecora nera. Vediamo nel dettaglio le loro origini, il loro significato e alcune altre cose curiose.
Mosca bianca
La figura della mosca bianca è una metafora usata per indicare una persona o un oggetto con caratteristiche molto rare.
Ci sono tanti proverbi legati a questa espressione, il più comune fa riferimento all’amicizia:
I veri amici sono rari come le mosche bianche.
Questo proverbio sottolinea che i veri amici non si trovano facilmente, ragion per cui, vengono paragonati a delle mosche bianche, nel senso di “raro, quasi unico”, al contrario delle mosche nere, che sono una specie molto diffusa.
Difficile stabilire l’origine e il periodo in cui si è diffusa l’espressione, molto simile peraltro alla metafora “rara avis”, (uccello raro), per cui si pensa possa essere collegato alla lingua latina.
Parecchi altri proverbi e locuzioni fanno riferimento alle mosche. Eccone 3:
- Non farebbe male a una mosca : per indicare una persona buona e di indole mite.
- Non si sentiva volare una mosca : per sottolineare una condizione di assoluto silenzio.
- Trovarsi con un pugno di mosche : ritrovarsi senza nessun risultato.
Espressioni simili alla mosca bianca e indicanti cose o persone rare e preziose, si trovano anche in altre lingue:
- in spagnolo, si cita il cane verde (perro verde);
- in inglese, con lo stesso significato, la metafora è quella del cigno nero (black swan – celebre l’omonimo film del 2010);
- in francese, si usa l’espressione la pecora a cinque zampe (mouton à cinq pattes)
- in tedesco, il corvo bianco (weisser rabe).
La metafora della mosca bianca viene utilizzata sempre con una connotazione positiva.
Pecora nera
L’altra espressione di uso comune in lingua italiana che analizziamo è la metafora della pecora nera.
Al contrario di ciò che succede con il modo di dire precedente, questa ha una connotazione generalmente negativa.
Sei una pecora nera!
Si definiscono così le persone che vanno controcorrente, che sfatano miti e tradizioni e che vivono la loro vita in maniera anticonformista, spesso trasgressiva.
Sovente si tratta di membri di una famiglia o di un gruppo, visti in negativo. Ciò perché credono in valori diversi in ambito sociale, culturale, etico e politico.
Il proverbio trae la sua origine dal tempo in cui la pecora nera era quella meno ambita e persino esclusa dalla tosatura. Questo accadeva perché il nero era il colore che antiche credenze identificavano come legato al male, e soprattutto alla sfortuna.
Oggi, al contrario, la lana nera è diventata pregiata. Nonostante questo permane il suo significato negativo a livello di metafora.
Nella psicologia sociale il concetto di “effetto pecora nera” è stato coniato dallo psicologo Henri Tajfel. (22 giugno 1919, Wloclawek, Polonia – morto il 3 maggio 1982, Oxford, Regno Unito).