Las Meninas: storia, curiosità e commento del quadro di Velázquez
Las Meninas è uno dei capolavori di Diego Velázquez e uno dei quadri più enigmatici della storia dell’arte. Su di esso sono state argomentate e proposte moltissime interpretazioni.
Il dipinto fu realizzato tra il 1656 e il 1657.
Molti artisti, in omaggio a questo straordinario quadro, ne hanno dato una loro propria versione. Come ad esempio Salvador Dalì, Francisco Goya, Edouard Manet e naturalmente Pablo Picasso; quest’ultimo ha realizzato ben 58 versioni del quadro trasportandolo, dal punto di vista pittorico, dal XVII secolo alla contemporaneità.
Analisi e descrizione dell’opera
Il dipinto Las Meninas nella sua perfezione cromatica e geometrica ad una prima osservazione non appare per nulla misterioso.
La sua descrizione è semplice.
All’interno di una delle stanze del palazzo reale dell’Alcázar, adibita a studio del grande pittore, viene rappresentata l’erede al trono, Margherita, accompagnata dal suo seguito.
Il gruppo è composto dalla damigella d’onore che si piega verso la principessa, la dama d’onore posta dietro a Margherita, sulla destra di chi guarda, e i due nani di corte.
Sulla sinistra appare Diego Velázquez stesso. Egli è in piedi con pennello e tavolozza, intento a dipingere; sulla destra e più indietro rispetto alla prima fila di persone appaiono un’altra dama d’onore e un uomo della corte. In fondo sono appesi alcuni quadri dipinti dal genero di Velazquez e raffiguranti le metamorfosi di Ovidio; accanto a questi quadri e posto vicino alla porta è appeso uno specchio in cui sono riflessi i regnanti, genitori della principessa.
In mezzo alla porta, in piedi su una scala è ritratto il ciambellano della regina.
Le possibili interpretazioni
Il quadro ha suscitato fin da subito diversi quesiti.
- Perché vi compare anche Velázquez e che cosa sta dipingendo?
- Qual è stata la sua esatta posizione nella stanza?
- La coppia reale dov’è collocata per comparire riflessa in quello specchio?
L’interpretazione più immediata e comune identifica l’opera come se fosse l’istantanea di un momento di vita della corte: Velázquez sta ritraendo la coppia reale che si trova di fronte a lui e la principessa, insieme al suo seguito, è venuta a vedere l’opera.
Altre interpretazioni vedono, invece, nel quadro una simbologia nascosta, come se il pittore avesse voluto inserire nella rappresentazione idee e concetti al di fuori della semplice oggettiva raffigurazione.
Queste teorie vedono nel pittore la volontà intellettuale di dipingere la famiglia reale con una strategia precisa, identificando simbologie e idee metafisiche o intellettualistiche dietro alle posizioni degli astanti.
Inoltre la presenza del pittore sembra ingombrante e si trova con una certa forza espressiva in mezzo alla famiglia reale.
Perché?
Ha trasgredito l’etichetta?
Velázquez era comunque un uomo importante molto vicino al re e quest’ultimo pare fosse molto soddisfatto dell’opera.
È possibile anche che il quadro fosse, nelle intenzioni dell’autore, un tributo alla pittura e in particolare alla ritrattistica, dipingendo un quadro che spiegasse come si dipinge un quadro. Sarebbe in tal senso una celebrazione della sua arte rendendo lui stesso e il suo dipinto immortali.